Fukushima: stop alle vendite di riso radioattivo

di Redazione 91 views1

Il disastro del terremoto giapponese continua a farsi sentire, con delle conseguenze piuttosto pesanti. Dalla centrale di Fukushima i dati sono sempre più allarmanti, l’area intorno alla città è contaminata e pertanto anche il cibo che proviene da quella zona.

Il governo giapponese, infatti, ha deciso di bloccare il commercio del riso proveniente da Onami, in cui sono state rilevate delle tracce di cesio radioattivo che ormai supera i limiti legali, perlomeno quelli provvisori posti dal governo di fronte all’emergenza. Dai campioni testati, emerge che il livello di radioattività raggiunge i 630 becquerel al chilo, ben superiore ai 500 di limite massimo imposti dal governo nipponico.

Quella di Onami è una zona ad alto rischio ed ormai praticamente e completamente contaminata: si trova a 60 km dalla centrale di Fukushima ed un territorio ricco di campi e fattorie. Prima d’ora, però, i controlli aveva rilevato livelli di cesio al di sotto del limite, adesso è da verificare perché il livello invece sia aumentato. Nel frattempo, però,  è stato bloccato il commercio del riso, il Ministero dell’Agricoltura ha reso noto che prenderà ogni provvedimento possibile per risolvere il problema tempestivamente, anche se ormai sappiamo bene tutti che ci vorranno anni prima che il Giappone possa riprendersi da questo immane disastro.

A questo punto rimane difficoltoso riuscire a rintracciare tutto il materiale radioattivo, la nube si è spostata a causa di piogge e vento e per il momento sono stati allestiti dei centri di controllo, nel tentativo di evitare che prodotti contaminati finiscano sul mercato, peggiorando così una situazione già di per sé allarmante. Ormai da mesi il Giappone combatte con lo scopo di risollevarsi, ma a causa dei danni provocati dalle perdite della centrale, la strada è molto lunga e tortuosa. Il governo però sta facendo il possibile per limitare l’impatto, al momento a Tokyo vengono condotti dei test sui prodotti alimentari per garantire fiducia nel mercato estero, ma i principali cibi giapponesi, il riso in primis, sono stati fortemente danneggiati ed hanno già provocato più volte degli allarmi che avranno delle ripercussioni sul mercato del Paese.

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