Lotus è un sistema di pannelli fotovoltaici, in grado di immagazzinare energia solare per ricaricare le auto elettriche – ma non solo. Questo sistema modulare può assumere anche altre configurazioni, come illuminare l’ambiente – con tecnologia LED – o fornire riparo dalla pioggia.
L’aspetto più interessante di questo sistema è rappresentato dal design innovativo, ideato dallo studio dell’architetto italiano Giancarlo Zema per l’azienda LumineXence. Lotus ha una struttura modulare: l’elemento base è rappresentato da un supporto circolare su cui si innestano dei tubolari in acciaio portante dalla forma sinuosa.
Su di esse vengono montate delle foglie che possono avere dimensioni diverse: 4 m2 di superficie fotovoltaica – per una produzione di 500W – o 19 – per cui si arriva a una produzione di 2.8 KW. Questi elementi possono essere montati in combinazioni diverse, creando – per esempio – delle composizioni in linea o a raggiera.
Nel tubolare centrale della struttura può essere inserito un computer che funziona come Info point, oltre alla presa per il rifornimento di auto elettriche – che può essere pagato in modo automatico con un bancomat o una carta di credito. Ovviamente tutto il circuito viene alimentato dai pannelli solari presenti sulla copertura.
Il sistema di pannelli Lotus permette anche di personalizzare la combinazione cromatica della struttura grazie ad una cartella colori che si basa solo sull’utilizzo di vernici ecologiche. Il prezzo attuale della combinazione base è di 15.000 euro – ma in futuro dovrebbero essere previste delle forme di incentivo.
Un’ultima annotazione, Giancarlo Zema ha ammesso che nella creazione di questa struttura si è ispirato al grande Steve Jobs e alla sua lezione sull’importanza del design degli oggetti tecnologici.
Dimenticavo anche di dire che il progetto è completamente italiano, come spiega Giancarlo Zema:
Abbiamo contattato le migliori aziende presenti sul mercato e le abbiamo fatte interagire. Sono tutte italiane. Solarday produce pannelli fotovoltaici ad altissima resa, Siderpali ha una tecnologia innovativa per piegare e rastremare i pali, Eurozeta si è occupata della parte meccanica, Nord Zinc ha realizzato zincatura e verniciature con vernici ecologiche a bassissime emissioni, e Scame Parre ha prodotto le prese. Noi abbiamo messo il design e LumineXence si è occupata di cablaggio e distribuzione.
Photo Credit | Luminexence
aston 10 Novembre 2011 il 13:26
Direi decisamente caro!!
Sicuramente e’ possibile ricaricare le Auto con stazioni molto meno costose…
inoltre il prezzo del silicio e’ sceso notevolmente e 500w di moduli oggi costano circa
600,00 eu utilizzando i migliori moduli…e scusatemi non sono certo quelli della Solarday..!
quindi a questo punto eliminate le centraline i regolatori di carica e l’acciaio necessario..
12.000,00 eu per il solo design
lo trovo veramente assurdo!!