Mi scuserete per la semplificazione del titolo. Le terribili scene viste pochi giorni fa nel Levante ligure si sono riviste ieri a Genova. Quali le cause? ha dichiarato Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace
E’ certo che ci sono molte cause per la violenza dei fenomeni meteo che stanno colpendo il nostro Paese, e che ve ne sono altrettante per i danni e le vittime che producono, compresi il dissesto idrogeologico e la gestione del territorio.
La complessità della situazione non impedisce di fare alcune osservazioni:
Questi eventi sono sempre più frequenti e intensi e che, come ha ricordato il presidente Napolitano, sono la conseguenza dei cambiamenti climatici prodotti dall’uomo.
Insomma il riscaldamento climatico non riguarda solo gli orsi polari o qualche povero abitante di qualche sperduta isoletta in qualche arcipelago dall’altra parte del mondo.
In Italia si sta assistendo ad una diminuzione media delle precipitazioni piovose associato a una desertificazione progressiva – soprattutto al Sud – e la riduzione delle dimensioni dei ghiacciai.
E a questi fenomeni si associa un aumento degli eventi climatici estremi. Secondo uno studio apparso su Nature le emissioni di gas ad effetto serra hanno fatto aumentare dei 2/3 le precipitazioni più violente nell’emisfero nord.
Gli eventi meteo estremi in tutto il mondo degli ultimi sei anni, sono costati, secondo il gruppo Munich RE, tra i 50 e i 100 miliardi di dollari l’anno. E hanno causato tra gli 8.000 e gli 80.000 morti l’anno.
Parlare delle cause che hanno scatenato i tragici fatti e chiamare in causa i cambiamenti climatici, vuol dire chiedere alla politica e al mondo economico di assumersi delle responsabilità
per garantire un futuro dove a farla da padrone non sia il caos climatico.
Come rileva Andrea Boraschi
In tal senso il governo italiano è del tutto latitante, anche in vista della prossima conferenza di Durban, dove si deciderà del futuro del protocollo di Kyoto: l’Italia gioca costantemente una partita di retroguardia nel contrasto ai cambiamenti climatici, anche in sede europea dove l’indifferenza della nostra classe politica a questi problemi è risaputa.