Ottanta colonnine di ricarica per le auto elettriche in Emilia Romagna

di Redazione 100 views1

L’auto elettrica è senza dubbio uno dei mezzi del futuro per rispondere ai bisogni di mobilità – in particolare di quella all’interno di una città.

Ovviamente ci sono cose da migliorare in questo campo. La prima e più evidente, è che non ha senso parlare di autovettura verde se l’energia elettrica per muovere l’auto non viene prodotta da fonti rinnovabili ma da centrali nucleari o bruciando combustibili fossili.

Al di là di questi problemi, non si può non vedere con favore ogni iniziativa che possa aiutare a creare un futuro per questo mezzo. Per esempio, uno dei problemi che rallentano la diffusione delle auto elettriche e la difficoltà ad eseguire la ricarica del mezzo. Una situazione a cui tenta di ovviare la regione Emilia Romagna con un accordo che ha coinvolto l’Enel e l’Hera – la municipalizzata di Bologna.

Queste tre realtà hanno in programma l’installazione di ottanta colonnine di ricarica per le auto elettriche nei maggiori centri urbani della regione, come Bologna, Rimini, Reggio Emilia, Imola e Modena. A breve probabilmente il progetto verrà esteso anche a Parma e Piacenza visto che dovrebbe entrare nell’accordo anche un’altra municipalizzata, l’Iren.

Per ora sono state messe in funzione solo quattro colonnine: due si trovano nel capoluogo – nella sede della regione ed in via Fioravanti –, una a Modena – in piazza Roma –, e l’ultima ad Imola in via Caterina Sforza.

Com’è giusto che sia, le colonnine di ricarica sono solo una parte di un progetto più ampio sulla mobilità sostenibile – dal titolo Mi muovo – che include collegamenti tra mobilità su gomma e treno, sviluppo del bike sharing e parcheggi a pagamento.

Il governatore della regione Vasco Errani ha espresso soddisfazione per l’avvio dell’accordo con queste parole: E’ una buona notizia per l’Italia, c’è ancora qualcuno che pensa al futuro. Con questo progetto, dedicato alla mobilità sostenibile, il sistema Emilia-Romagna dimostra al Paese che anche in un momento così difficile si possono fare delle cose.

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