Il granchio reale è un crostaceo dalla carne succulenta – per questo è molto costoso e ricercato. Generalmente viene pescato nel distretto di Norton e nella baia di Bristol, in Alaska, oltre che in Russia.
Sembra che sia stato introdotto negli anni sessanta nel nord-ovest della regione russa, dopo il fallimento di un altro tentativo di diffusione della specie negli anni trenta. Da allora la popolazione di questo crostaceo si è moltiplicata – gli esperti non ne conoscono i motivi – fino a raggiungere i milioni di esemplari.
Secondo alcuni questa specie ed altre affini, potrebbero arrivare ad invadere le coste atlantiche fino allo Stretto di Gibilterra – visto anche che non hanno predatori naturali. Per ora però si “limiterebbe” ad invadere i fondi marini dell’Antartico – e questo crostaceo rappresenta un reale minaccia per l’ecosistema, visto che scava il suolo per cercare uova, vermi e piccoli animali di cui si nutre, e potrebbe arrivare persino a modificare la catena alimentare.
Questo allarme è arrivato da uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society ad opera di biologi dell’Università delle Hawai e Manoa. i loro lavori hanno rivelato che il riscaldamento climatico incoraggia lo sviluppo della specie e la sua propagazione sui fondi marini dell’Antartico. Diretto dalla ricercatrice Laura Grange, il gruppo ha realizzato le sue osservazione grazie all’aiuto di un robot a Palmer Deep, un bacino dalla profondità superiore ai 1.400 metri.
l’osservazione ha riguardato due chilometri del fondo. Sono stati avvistati complessivamente 42 granchi viventi. Sono stati recensiti a circa 850 metri sotto il livello del mare, ad una profondità a cui si supera di poco la temperatura di un grado centigrado. Nessun grancio è stato avvistato a profondità inferiori, probabilmente perché l’acqua è più fredda.
Secondo le stime dei ricertori nei prossimi dieci-vent’anni, la polazione di questo crostaceo dovrebbe moltiplicarsi arrivando al milione e mezzo di esemplari, questo perché il granchio reale ora è limitato delle temperature fredde, ma il riscaldamento globale dovrebbe cambiare la situazione.
Commenti (1)