E’ stata respinta, in Svizzera, la petizione dell’associazione SOS Chats Noiraugue, a quota 13.700 firme. Il Consiglio federale svizzero ha deciso di respingere la petizione e così la caccia ai gatti randagi potrà continuare. Si tratta di una pratica diffusa nel Paese, esiste infatti la regola che consente di uccidere i gatti randagi se si trovano a più di 180 metri dalle case.
Il Consiglio ha deciso di respingere tale richiesta principalmente per questioni economiche (non è possibile sterilizzarli tutti, i costi sarebbero troppo elevati) ma anche perché è reale la necessità di sfoltire le colonie di randagi che potrebbero trasmettere malattie, accoppiandosi con altri gatti selvatici.
Motivazioni che non suonano sufficienti, però, agli animalisti e a chi è più sensibile nei confronti degli animali. Il parlamentare Luc Barthassat aveva preso a cuore la causa, la delusione è molta anche per lui, che aveva proposto appunto la sterilizzazione dei gatti, che oltre a risultare costosa, tuttavia risulterebbe complessa.
cojocaru nicolae 10 Dicembre 2013 il 14:10
Sparare a chi a emesso quest emendamento di legge ..NO??