Un quarto mammiferi a rischio estinzione secondo una ricerca della Royal Society

di Redazione 660 views0

La maggior parte dell’opinione pubblica sa che certe specie animali come l’orso polare, il panda o ancora la tigre sono sulla via dell’estinzione e per questo oggi protetti. Molti meno però sono al corrente delle minacce che pesano su diverse altre specie cacciate dai bracconieri, o che rischiano di perdere il loro habitat naturale.

È quello che indicano alcuni biologi nella rivista pubblicata dalla Royal Society – l’accademia delle scienze britanniche. Per questo

ci vuole urgentemente una strategia globale per i mammiferi

perché un quarto delle 5.339 specie che vivono attualmente allo stato selvaggio sono minacciate d’estinzione, secondo le stime pubblicate in Philosophical Transactions – la rivista scientifica della Royal Society.

Secondo Carlo Rondinini, Luigi Boitani e Ana Rodrigues del Centro d’ecologia funzionale ed evolutiva di Montpellier:

Fino ad oggi, non c’è ancora una strategia completa, largamente accettata, di conservazione a scala mondiale per far fronte al declino dei mammiferi.

Su questo tema, non tutte le notizie sono negative. Nel settembre dell’anno scorso, degli scienziati australiani hanno riscoperto 67 specie di mammiferi sulle 187 considerate “scomparse” da decenni se non da secoli. Questa sorprendente scoperta ha portato i ricercatori a procedere ad un migliore censimento delle specie.

Com’è avvenuto con uno studio, effettuato tra il 2008 ed il 2010 grazie a 420 apparecchi fotografici installati in siti protetti di sette paesi: Brasile, Costa Rica, Indonesia, Laos, Suriname, Tanzania e Uganda.

Questo dispositivo ha permesso di fare 52.000 fotografie. Dal topolino all’elefante, tutti gli animali erano automaticamente fotografati in occasione del loro passaggio davanti ad uno degli apparecchi. Si tratta del più vasto studio di questo genere mai condotto.

Come racconta Jorge Ahumada dell’ONG di sorveglianza dell’ecologia tropicale Team – Tropical Ecology Assessment and Monitoring Network:

Abbiamo fatto delle scoperte chiave. Più la foresta è grande, più il numero, la diversità delle specie, della loro taglia e del loro tipo di alimentazione sono elevate.

Secondo lo studio certi mammiferi sembrano più vulnerabili di altri alla perdita del loro habitat:

I mammiferi che mangiano degli insetti – come i formichieri e certi primati – sono i primi a scomparire, mentre altri gruppi, come gli erbivori, sembrano essere meno sensibili.

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