Ecco un altro esempio di comportamento e pensiero anti-ecologico che sta facendo rizzare i capelli a chiunque abbia un briciolo di coscienza animalista e di buon senso: la Lega Nord ha organizzato in Trentino, a Primiero per l’esattezza, un banchetto a base di carne d’orso. L’idea è stata annunciata da Maurizio Fugatti, deputato leghista, rivendicando il gesto come atto di protesta contro il programma Life Ursus, un progetto di ripopolamento dei plantigradi nelle foreste della regione.
“Nel pieno rispetto del territorio – ha spiegato Fugatti – e del naturale equilibrio fra uomo e animale, la Lega Nord Trentino ha organizzato un lauto banchetto a base di carne di orso. Sarà l’occasione per stare insieme all’aperto e rivivere antiche tradizioni gustando prelibati piatti tipici trentini i cui eccellenti sapori rischiano di sparire dalle nostre tavole“. E, come se cotanto sfoggio di saggezza non fosse bastato per far capire ai presenti il livello di educazione del deputato, questi ha ritenuti di spiegare meglio, chiarificando così ogni altro dubbio in merito: “Questa iniziativa vuole essere un segnale chiaro ai cittadini, che hanno tutto il diritto di riconquistare il loro territorio e di girare liberi senza mettere a rischio la propria incolumità. Il fallimento del progetto Life Ursus, che prevede l’insediamento degli orsi nelle montagne trentine, è ormai sotto gli occhi di tutti. Per difendere e tutelare le popolazioni nelle zone di montagna del Trentino dalle continue visite degli orsi, noi preferiamo consumarli in questo modo“.
I RIMORSI DI COSCIENZA
Fortunatamente nel Governo qualcuno si è fatto venire dei rimorsi di coscienza, tanto che il PDL ha subito condannato la trovata di pessimo gusto degli alleati: “A nome di tutti gli esponenti del Pdl che, come noi, provano profonda indignazione nell’apprendere che in una festa leghista del Trentino verrà servita carne d’orso, chiediamo al segretario del partito, nostro alleato, di intervenire per fermare questa scandalosa iniziativa“, hanno affermato in una nota congiunta i ministri del Turismo e degli Esteri, Michela Vittoria Brambilla e Franco Frattini. “Si tratta di una provocazione che offende i sentimenti di tutti gli italiani che amano gli animali e vogliono vedere rispettati i loro diritti“.
I due ministri non fanno mancare di notare che l’orso è una specie protetta e che un banchetto a base di carne di questo animale non può che avere una provenienza illecita.
UNA PROPOSTA INDECENTE
“Indecente” la definisce il WWF Italia, che fatica a trovare le parole per indicare il comportamento di alcuni rappresentanti pubblici che dichiarino di volersi cibare di una specie protetta. Che per di più costituisce una risorsa ed una ricchezza delle nostre montagne (ecco il perché del progetto Life Ursus), e non una fastidiosa minaccia alle attività umane.
ABERRANTE E ILLEGALE
“Cacciare gli orsi, proporre il loro abbattimento e cucinarli non sono soltanto comportamenti aberranti dal punto di vista etico, ma assolutamente illegali e perseguibili come reato“, dice senza giri di parole il presidente della Lega anti-vivisezione (Lav), Gianluca Felicetti.
I PRECEDENTI
Va anche detto che servire carne d’orso non è una novità in Trentino: già lo scorso novembre uno chef sloveno (Tomaz Kavic) aveva proposto uno spezzatino a base di carne d’orso al Winefestival, suscitando un coro di proteste da parte degli ambientalisti. La caccia all’orso infatti è vietata in Italia, ma è consentita in altri Paesi, così la provenienza della carne è legale se si può dimostrare che l’orso è stato abbattuto fuori dal territorio italiano e in uno dei Paesi dove questa pratica è consentita.
Resta sempre il fatto che distinguere le priorità nella vita sia una dote che manca sempre meno ai nostri rappresentanti di governo: preferire mangiare una specie protetta per conservare la tradizione culinaria anziché tutelarla dalla sua scomparsa non sembra una gran strategia. Anche un bambino delle elementari sa fare due più due: se mangiamo tutti gli orsi, poi come salviamo il patrimonio culinario del Trentino?
Forza deputati, ce la potete fare…
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