Islanda: ucciso un altro orso bianco

di Redazione 697 views1

 Per gli orsi polari l’Islanda non é una terra felice: martedì la polizia ha abbattuto un orso polare di quattro anni, il quarto esemplare in pochi anni. Come i suoi predecessori anche stavolta il plantigrado aveva viaggiato per centinaia di chilometri in mare prima di arrivare all’isola. Jón Gnarr, il comico diventato sindaco di Reykjavik col suo Partito Migliore, aveva conquistato il Paese impegnandosi per una maggiore tutela degli orsi bianchi. Una promessa che finora non è stata mantenuta.
L’allarme è stato lanciato lunedì da un gruppo di pescatori islandesi: su una spiaggia remota in Islanda hanno individuato un orso polare. Con ogni probabilità il grosso mammifero sarebbe approdato in Islanda viaggiando dalla Groenlandia per centinaia di chilometri in mare aperto a bordo di un lastrone di ghiaccio staccatosi dalla calotta polare.

L’animale è stato abbattuto
Le autorità hanno reagito prontamente: il giorno dopo l’animale, una femmina, è stato abbattuto; ucciso a colpi di fucile da un elicottero, ha comunicato l’Agenzia per la protezione dell’ambiente, l’Umhverfisstofnun. L’azione, coordinata da guardia costiera, polizia e cacciatori, é stata necessaria perchè l’orso «avrebbe potuto costituire un pericolo per l’uomo». Infatti: questa zona della penisola di Hornstrandir è diventata negli anni anche una meta molto amata dagli escursionisti. Un’operazione che è stata eseguita nel pieno rispetto del piano denominato Arrivo degli orsi polari in Islanda», ha aggiunto l’agenzia ambientale. La carcassa è già in viaggio verso la capitale Reykjavik; dopo l’autopsia l’orso verrà esposto nell’Istituto di storia naturale. Ciò nonostante, il plantigrado in questione non è il primo ad aver attraversato il nord Atlantico nel giro di poche settimane. È già il quarto in due anni che, arrivando dalla Groenlandia, si perde in Islanda. A memoria d’uomo sono stati osservati sull’isola solamente 500 esemplari. A confronto vengono abbattuti nel mondo ogni anno almeno 800 orsi.

Proteste di ambientalisti e animalisti
L’abbattimento dell’animale ha ovviamente scatenato le proteste di ambientalisti e animalisti. Nel mirino è finito soprattutto Jón Gnarr, comico, attore e conduttore radiofonico, da un anno popolare sindaco di Reykjavik. La sua campagna elettorale per il Besti Flokkurinn, il Partito Migliore, si era volutamente incentrata su temi inconsueti come la fornitura gratuita di asciugamani nelle piscine pubbliche, corruzione aperta e onesta, un Parlamento “drug-free” a partire dal 2020 e la costruzione di una riserva per gli orsi polari nello zoo comunale; una sorta di rifugio temporaneo per quegli esemplari spiaggiati e un luogo-asilo dove rifocillarli e curarli prima di trasferirli nuovamente nella loro terra d’origine. Attivisti per i diritti degli animali avevano reagito con grande entusiasmo al programma del Partito Migliore. Un orso polare nello zoo comunale, questo il retropensiero, avrebbe infatti potuto attirare nuovi visitatori nel giardino zoologico e di conseguenza rimpinguare le casse vuote dell’amministrazione. Laconica è però stata la risposta di Gnarr alla notizia dell’uccisione dell’orso polare: «Sono rammaricato».
Fonte: Il Corriere della Sera

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