Un protocollo d’intesa per il recupero dello stabilimento di Porto Torres è stato concluso tra il Governo, gli enti locali della regione Sardegna, l’Eni e i sindacati. Il polo petrolchimico del comune sardo verrà riconvertito a impianto per la “chimica verde”, ovvero un polo per la produzione di monomeri bio, bio plastiche, bio lubrificanti, additivi per gomme, elastomeri e cogenerazione di biomasse. L’impianto, in poche parole, servirà per diffondere uno sviluppo capillare di fonte energetiche eco compatibili.
Gli investimenti nei nuovi impianti
L’investimento per la riconversione degli stabilimenti di Porto Torres saranno di 730milioni di euro, ripartiti tra Eni e Novamont. 50milioni di euro saranno impiegati per le infrastrutture e la realizzazione di un centro di ricerca universitario, ed Enipower aggiongerà altri 230milioni di euro per una nuova centrale a biomasse. I lavori di riconversione cominceranno quest’anno stesso e saranno completati nel 2016.
Le parti in causa sono tutte soddisfatte: Porto Torres viene considerato all’unanimità un progetto che salvaguarda l’occupazione con la green economy.