Il governo francese che ha costituito un Comitato per i metalli strategici (Comes), e in Italia è stato presentato il Laboratorio Materie Prime presso il ministero dello sviluppo economico. Si tratta di una partnership che vede insieme università, istituzioni, associazioni d’impresa e di professionisti per uno sviluppo sostenibile del comparto, per cercare di avere accesso alle risorse minerarie nel rispetto dell’ambiente .
Il Laboratorio Materie Prime è nato sulla base di un protocollo di intesa a cui hanno aderito: ANIM – Associazione Nazionale Ingegneri Minerari; ASSOMINERARIA – Associazione Mineraria Italiana per l’Industria Mineraria e Petrolifera; AITEC – Associazione Italiana Tecnico Economica Cemento; CRIET – Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio; GEAM – Associazione Georisorse e Ambiente; MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Dipartimento per l’Energia, Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche.
Assicurare alle imprese uno sviluppo sostenibile
Ecco cosa ne pensa Danilo Bonato, Direttore Generale di ReMedia, tra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), domestici e professionali:
“Il tema dell’accessibilità alle risorse riveste un’importanza strategica per tutta l’Europa: la scarsità delle materie prime e il loro prezzo in costante crescita, infatti, rappresentano una criticità da affrontare il prima possibile per poter assicurare alle imprese uno sviluppo sostenibile. Il valore mondiale dei metalli, calcolato al momento dell’estrazione, supera ormai i 400 miliardi di dollari all’anno ma mentre la Cina investe 53 dollari per chilometro quadrato nelle attività minerarie, l’Europa è ferma a circa un terzo di questo valore, con punte di eccellenza in Polonia e nei paesi nordici. Finalmente però, dopo le strategie definite dall’Unione Europea, il Governo francese ha preso provvedimenti interni, costituendo il Comitato per i metalli strategici (Comes) per garantire ai settori di punta dell’economia un accesso competitivo e di lunga durata alle materie prime minerali. E’ questo, dunque, il momento giusto per agire e, finalmente, anche in Italia stiamo muovendo i primi passi in tal senso. ReMedia accoglie con grande entusiasmo l’annuncio della nascita del Laboratorio Materie Prime, un’iniziativa che darà sicuramente un contributo importante al fine di trovare nuove strategie che consentano all’industria italiana un futuro sostenibile dal punto di vista economico e ambientale”.
Tra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit
ReMedia è tra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), domestici e professionali, nato nel 2005 grazie alla volontà di 44 aziende leader nel settore dell’Elettronica di Consumo e dell’ICT, al fine di poter rispettare le norme imposte dal Decreto legislativo 151/2005. Dopo l’entrata in vigore del Decreto legislativo 188/2008, ha aggiunto alle sue attività la gestione dei rifiuti di pile ed accumulatori. Il Consorzio conta oggi oltre 1000 soci e rappresenta, per quota di mercato e struttura, un punto di riferimento nella gestione dei RAEE. Oltre ad essere senza scopo di lucro, il Consorzio è certificato ISO 9000 e ISO 14000, una ulteriore garanzia di trasparenza e serietà nei confronti dei consorziati, dei partner e dei consumatori.