Volontari LAC e CABS aggrediti da bracconieri a Ponza

di Redazione 56 views0

 A poco più di un mese dalla distruzione delle reti per l’inanellamento denunciato dalla LIPU lo scorso mese di marzo, ancora un vile gesto dai bracconieri, un fatto grave accaduto a Ponza, che poteva finire in tragedia. Tre volontari della LAC e del CABS (Committe Against Bird Slaughter) sono stati aggrediti, il 2 maggio 2011, a colpi di bastone nell’isola tirrenica da alcuni bracconieri dell’isola. Bracconieri che continuano a sparare contro qualsiasi animale che si muove senza tenere conto dei tempi di riproduzione delle singole specie. Bracconieri che uccidono gli animali e li portano sull’orlo dell’estinzione e a volte alle vera e propria estinzione.

Un fatto gravissimo
Un fatto gravissimo avvenuto in Italia e compiuto da delinquenti criminali contro chi da sempre difende e tutela gli animali secondo quanto la legge del nostro paese prevede e consente. Atti violenti di intolleranza contro chi tutela gli animali, contro chi, per professione o per passione, studia e protegge gli uccelli migratori, compiuti da esseri spregevoli che ancora purtroppo esistono e che troppo spesso restano impuniti e sono tollerati.

Solidarietà ai volontari aggrediti
Ai volontari aggrediti – afferma Fulvio Mamone Capria, vicepresidente LIPU-BirdLife Italia – esprimiamo la nostra solidarietà e un augurio per una pronta guarigione. Questo vile atto poteva avere esiti ancora più drammatici. Proprio per questo siamo molto preoccupati e chiediamo alle forze dell’ordine di continuare nella loro azione di repressione del bracconaggio per porre fine a un fenomeno ormai non più tollerabile”.

Sparare in questo periodo è pericoloso per i turisti
Questi fatti sono gravi anche perché danneggiano in modo pesante il turismo – aggiunge il vicepresidente LIPUSe non si fermerà al più presto questa spirale di violenza e illegalità, le isole pontine e quelle dell’arcipelago campano, come Ischia e Procida in particolare, rischiano di essere espulse dal circuito turistico internazionale, che al contrario chiede che la biodiversità venga tutelata sotto tutti i punti di vista, paesaggistico ed ecologico. Sparare in questo periodo è pericoloso per i turisti già presenti sulle isole ed è un enorme danno all’avifauna durante il delicato periodo di migrazione degli uccelli verso i siti di riproduzione”.

Non abbassare la guardia
Ringraziamo il Coordinamento provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Latina – conclude Mamone Capria – che sta operando con continui blitz sull’isola e il Nucleo antibracconaggio del Corpo Forestale dello Stato, impegnato nell’altro punto caldo del bracconaggio, quello dell’isola di Palmarola. Ma chiediamo di non abbassare la guardia in questo mese di maggio negli hot spot della migrazione internazionale come lo Stretto di Messina e le isole del Mediterraneo, per evitare che il nostro Paese, nella difesa della fauna, torni indietro di qualche decennio”.

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