Le zone umide dell’area protetta del Parco Nazionale del GarganoGargano e della Capitanata da sempre hanno suscitato un notevole interesse negli studiosi e negli appassionati, ponendosi fra le più importanti d’Italia oltre che per la biodiversità, per la varietà di ambienti anche per la posizione strategica sulle rotte migratorie degli uccelli acquatici tra l’Africa e l’Europa centro-orientale. Già nel Tredicesimo secolo l’Imperatore Federico II di Svevia rimase affascinato da questi ambienti palustri che gli ispirarono il famoso trattato “De arte venandi cum avibus”. L’area protetta del Parco Nazionale del Gargano ricopre un’estensione di circa 121.118 ettari, al cui interno ritroviamo una serie di habitat unici nel loro genere che conservano la loro specifica biodiversità.
Le isole Tremiti
Si passa dalle fitte ed estesissime foreste, per le quali è famoso il Parco Nazionale del Gargano, alla macchia mediterranea, dai grandi altopiani carsici, ricchi di doline ed inghiottitoi, alle ripide falesie sul mare, punteggiate da fantastiche grotte, dalle erte e boscose valli che scendono verso il mare, alle lagune costiere di Lesina e Varano, dalle colline e pianure steppose alle Paludi di Federico II. Fanno parte dell’area protetta del Parco Nazionale del Gargano le quattro Isole Tremiti circondate da un mare cristallino e ricche di grotte.
Flora molto varia
La flora dell’area protetta del Parco Nazionale del Gargano è molto varia e particolare: si contano circa 2.200 specie botaniche, circa il 35% della flora nazionale. Grazie alle condizioni climatiche particolari e ai venti settentrionali che si caricano di umidità, sul promontorio garganico cadono circa 1300 mm. di acqua sotto forma di pioggia. Questo consente lo sviluppo di una biodiversità unica e di un microclima particolare in cui alcune essenze vegetali riescono a vivere in condizioni non riscontrabili in altre parti d’Italia e del mondo: faggete all’interno e sul versante nord, pinete di Pino d’Aleppo lungo le coste, grandi estensioni di macchia mediterranea, senza contare i querceti dove abbondano cerri e lecci, i boschi misti ricchi di ornelli, frassini, olmi, agrifogli, castagni, aceri, querce, faggi, e molte altre specie botaniche.
Per maggiori informazioni visitate il sito web del Parco Nazionale del Gargano.