Parco Nazionale del Circeo, il promontorio

di Redazione 116 views0

 In qualsiasi punto della Pianura Pontina vi troviate e in qualunque direzione stiate andando, sarà difficile per il vostro sguardo non imbattersi nel Promontorio del Circeo, un rilievo calcareo alto 541 mt, icona stessa del Parco Nazionale del Circeo, con un profilo che da sempre scatena la fantasia umana, facendone nel corso dei secoli, dimora di dei, maghe ed eroi.
Secondo la tradizione, Ulisse sarebbe entrato con la sua nave nell’odierna Cala dei Pescatori sul lago di Paola, per poi rimanere vittima della Maga Circe, il cui profilo sarebbe ancora oggi visibile nella sagoma della montagna.
Il Promontorio dell’area protetta del Parco Nazionale del Circeo è l’elemento paesaggistico più caratterizzante di tutta l’area pontina. Il suo versante interno, chiamato “quarto freddo”, ospita una fitta foresta termofila con tutta la sua tipica biodiversità.

Il “quarto caldo”
Mentre sul versante opposto dell’area protetta del Parco Nazionale del Circeo, il “quarto caldo”, esposto a sud e a ridosso del mare, le condizioni ambientali determinano una vegetazione a macchia mediterranea meno rigogliosa e esigente, con specie alofile resistenti a salsedine, siccità ed alte temperature, con una biodiversità nettamente diversa da quella del versante interno.

Numerose grotte
La presenza diffusa di numerose grotte sul versante a mare dell’area protetta del Parco Nazionale del Circeo, rende questo ambiente particolarmente interessante sotto il profilo geo-speleologico e, per i numerosi reperti rinvenuti, anche di notevole interesse preistorico. La grotta più conosciuta è la Grotta Guattari in cui nel 1939 fu rinvenuto un cranio di tipo neanderthaliano. Oggi il Promontorio dell’area protetta del Parco Nazionale del Circeo ci colpisce soprattutto per la sua imponente e multiforme bellezza e la sua florida biodiversità che necessita molto tempo per una completa esplorazione e di cartine e guide per evitare di perdersi in quei territori come fece Ulisse tanto tempo fa.

Il “quarto freddo”
Il versante Nord dell’area protetta del Parco Nazionale del Circeo, il “quarto freddo”, è caratterizzato dalla macchia alta, tipica foresta sempreverde maditerranea dominata dal leccio (Quercus ilex) e dal carpino nero (Ostrya carpinifolia). In questo versante troviamo anche la roverella (Quercus pubescens), il farnetto (Q. frainetto), e l’orniello (Fraxinus ornus). Tra gli arbusti, sono presenti la fillirea (Phillyrea latifolia), l’alaterno (Rhamnus alaternus), l’erica (Erica arborea), il corbezzolo (Arbutus unedo) e la ginestra (Spartium junceum). Ai piedi di questo versante, in località Selva Piana, si trova, inoltre, un interessante bosco di sughera (Quercus suber), che cresce rigoglioso, grazie alla protezione del Promontorio e all’elevata umidità dell’aria.

Scarsa piovosità
Il versante meridionale, Quarto Caldo, è sottoposto a fortissima insolazione e scarsa piovosità soprattutto in estate ed è caratterizzato da una vegetazione xerica (adatta a climi aridi) costituita soprattutto da ampelodesmeto (Ampelodesmos mauritanicus), pratelli di specie erbacee annuali, nuclei di macchia mediterranea a scerofille, macchia bassa e qualche lembo di lecceta.
La macchia mediterranea è caratterizzata dal lentisco (Pistacia lentiscus), dal mirto (Myrthus communis), dalla fillirea (Phillyrea latifolia), dall’alaterno (Rhamnus alaternus) insieme alle lianose, robbia selvatica (Rubia peregrina) e la straccia brache (Smilax aspera).
La macchia bassa forma una copertura molto densa ed è dominata dal Cisto (Cistus monspeliensis), dall’Erica (Erica multiflora), dal Rosmarino (Rosmarino officinalis), e dal Mirto (Myrtus communis).

Nelle zone rupestri
Sulle rupi si possono trovare cespugli di Euforbia arborea (Euforbia dendroides), esemplari di Palma Nana (Chamaerops humilis) e una specie endemica Centaurea circae. Nella zone rupestri costiere sono presenti specie vegetali alofili come il limonio (Limonium circaei) che forma bassi cuscini, il finocchio marino (Crithmum maritimum) e l’inula marina (Inula crithmoides), che si spingono fino a pochi passi dal mare. A ridosso di queste specie alofile si trovano cespugli di Ginepro fenicio (Juniperus phoenicea) e di Timelea barbosa (Thymelaea hirsuta)
Per quanto riguarda la fauna, il Promontorio è abitato da diverse specie di Mammiferi.
Oltre al cinghiale troviamo: il tasso, la donnola e il moscardino, che vivono nella leccetta di Quarto Freddo, ed alcune specie di pipistrelli, che trovano rifugio nelle vicinanze delle grotte.

Il Falco pellegrino
Tra gli uccelli, di particolare importanza è la presenza del raro Falco pellegrino, che si riproduce sulle falesie del Monte e di alcuni Passeriformi tipici di ambienti rupestri come il Passero solitario, (nidificante) il culbianco(migratore) il piccio muraiolo (svernante) e il codirosso spazzacamino, (migratore e svernante). Tra i rettili troviamo nella zona del Quarto Freddo la luscengola, il cervone e la vipera comune. Gli ambienti di macchia bassa, invece, sono frequentati dalla testuggine comune, dalla lucertola campestre e, tra gli Anfibi, dal rospo smeraldino.
Per maggiori informazioni visitate il sito web del Parco Nazionale del Circeo.

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