India: microchip per identificare i serpenti degli incantatori

di Redazione 663 views0

 In India hanno deciso di inserire un microchip nei rettili usati dagli incantatori di serpenti per evitare il contrabbando dei cobra, che sono ormai degli animali in via di estinzione. Cobra è il nome comune utilizzato per identificare i membri di una famiglia di rettili velenosi, gli Elapidae. Il termine deriva dal portoghese cobra (“cobra de capelo”, serpente con il cappuccio), derivante a sua volta dal latino colŭbra (“femmina del serpente”). La caratteristica principale di molti di questi serpenti è data dalla loro reazione ad un disturbo o un pericolo. In questi frangenti questi rettili sono in grado di sollevare la parte anteriore del corpo ed estendere le nervature del collo in modo da assumere un aspetto minaccioso.
In India, il cobra, chiamato NAAG-as in hindi, o NAAGAM in tamil, naagayaa in cingalese srilanka, è venerato dagli Indù in quanto considerato un attributo del dio Shiva: solitamente il dio è infatti rappresentato con il serpente attorno al collo. Il cobra rappresenta anche l’energia dormiente, chiamata Kundalini, il potere del serpente.

Il contrabbando di cobra
Questi serpenti sono animali in via di estinzione e il contrabbando di cobra sembra essere in costante aumento. I cobra e gli altri rettili in possesso degli incantatori di serpenti di New Delhi saranno quindi dotati di un microchip per identificarli e ridurre il rischio di contrabbando. E’ lo stesso principio usato per il microchip di identificazione dei nostri animali domestici, specie cani e gatti, il microchip contiene una banca dati con tutte le informazioni riguardo al serpente e al suo proprietario. Si tratta di un progetto pilota avviato dal governo locale di New Delhi insieme al WWF nell’ambito di una campagna per la tutela di animali in via di estinzione.

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