Asaro

L’asaro, Asarum europaeum, L., appartenente alla famiglia delle Aristolochiaceae, è una piccola pianta erbacea perenne, usata in erboristeria, facilmente riconoscibile che tappezza il terreno nei boschi di latifoglie. Questa pianta erbacea perenne usata in erboristeria è conosciuta anche con il nome di Renella, Beccaro, Asarabacca, Erba pevaro, Erva baccara, Erba renela, Starnudina, Spigo selvatici, Mazzarello.
L’asaro è una pianta erbacea diffusa nell’Europa centrale, nei boschi delle Alpi e dell’Appennino centro-settentrionale, escluse le regioni costiere, nei terreni calcarei, fino a 1.700 metri.
Questa pianta erbacea cresce fino a 10, 15 cm. Ha fusti lungamente striscianti, semisotterranei, quelli aerei molto corti, squamosi. Le foglie sono di colore verde scuro, lucenti e reniformi, con lunghi piccioli pelosi. I fiori sono porpora scuro all’interno e verdino all’esterno, sono solitamente poco visibili alla base delle foglie ed hanno la forma di campanule vellutate e peduncolate.
L’asaro fiorisce precocemente alla fine dell’inverno. Strizzata tra le dita questa pianta erbacea usata in erboristeria, emana un odore che ricorda quello della trementina ed ha un sapore acre che può provocare nausea. Questa pianta erbacea usata in erboristeria ha delle proprietà starnutatorie ed emetiche. Se si mastica un pezzo di rizoma di asaro si avrà una sensazione di formicolio alla lingua e ne attenua la sensibilità, lasciando in bocca, dopo qualche tempo, un gusto dolciastro.
Questa pianta erbacea perenne usata in erboristeria è nota da tempo per la sua azione energizzante, emetica, purgativa, diuretica, espettorante e starnutatoria. I principali principi attivi dell’asaro sono: olio essenziale contenente asarone, asarite, acido tannico, saccarosio.
L’asaro è usato anche per tingere la lana di un colore verde mela. Questa pianta erbacea è velenosa e perde in parte la sua tossicità dopo l’essiccazione.