Terremoto in Giappone: è emergenza nucleare

di Redazione 111 views0

Il governo giapponese ha parlato di possibili rischi di processo di fusione nei reattori 1 e 3 della centrale Fukushima n.1, sulla costa nordest del Giappone, colpita venerdì scorso dal terremoto e dal seguente tsunami. Ora rischia di esplodere il reattore n.3, che ha anche subito forti danni alle barre di combustibile. I tentativi di evitarlo, ha riferito il ministro dell’Economia e dell’Industria nipponico, “non hanno avuto effetti“. Fumo esce anche da un’altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. E l’Aiea lancia l’allarme.
E intanto continua a crescere il bilancio delle vittime: 1.600. Ma nella sola prefettura di Miyagi se ne stimano più di 10 mila. Appello del premier Kan: ‘Mai cosi’ dura dalla seconda guerra mondiale, non ci sarà un’altra Chernobyl“. E l’impatto del sisma sull’economia giapponese sarà “considerevole”. Lo ha detto il portavoce del governo.

Altre forti scosse in arrivo
La Japan Metereological Agency (Jma), ritiene ‘probabile’, in base a dati storici, un nuovo sisma di magnitudo 7 nella regione situata tra Sendai e Tokyo, con inizio geografico a circa 100 km a nord di Tokyo. La probabilita’, inoltre, arriva al 70% nei prossimi 3 giorni e a circa il 50% in quelli successivi. Sulla base delle statistiche, il rettangolo geografico teorico nel quale la Jma localizza come probabile un sisma di magnitudo 7 e’ in larghissima parte oceanico e include solo marginalmente Tokyo.

Emergenza nella centrale di Onagawa
E’ stato decretato lo stato d’emergenza in una seconda centrale nucleare in Giappone, colpita dal devastante terremoto di venerdì. Lo ha reso noto l’Aiea (Agenzia internazionale dell’energia atomica). “Le autorità giapponesi – scrive un comunicato dell’agenzia dell’Onu, che ha sede a Vienna – hanno informato l’Aiea che il primo (cioé il più basso) stato d’allerta è stato deciso nella centrale di Onagawa dalla Tohoku Electric Power Company“. Secondo le autorità giapponesi, riferisce l’Aiea, i tre reattori del sito nucleare di Onagawa “sono sotto controllo” e “l’allerta è stato dichiarato per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell’area vicino alla centrale“. “Le autorità giapponesi stanno tentando di stabilire l’origine delle radiazioni“.

Fumo dalla centrale di Miyagi
L’uscita di fumo è stata anche segnalata da un’altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk.

La centrale di Tokai
Il sistema di raffreddamento del reattore n.2 della centrale nucleare di Tokai, 120 chilometri a nord di Tokyo, e’ in funzione secondo la Japan Atomic Power, che gestisce l’impianto. La Jpa ha precisato che due dei tre generatori usati per il raffreddamento sono in avaria ma che il terzo e’ in funzione. Il reattore si e’ spento automaticamente venerdi’ scorso dopo il terremoto e il devastante tsunami che ne e’ seguito.

Gravi problemi
Stiamo verificando lo stato delle barre del combustibile del reattore n.3‘”. Lo ha detto il portavoce del governo, Yukio Edano, precisando che “l’acqua nel reattore tende a non salire. La situazione resta critica“.

Il momento più difficile dal dopoguerra
E’ il momento più difficile dalla fine della Seconda guerra mondiale: chiedo a tutti la massima unità“. E’ l’appello lanciato dal premier giapponese Naoto Kan, parlando alla Nazione. “Non ci sarà un’altra Chernobyl“, ha affermato Kan. “Le radiazioni sono state rilasciate in aria, ma non ci sono rilevazioni che ci dicano che ciò sia avvenuto in grande misura“, ha detto Kan, in relazione ai gravi problemi della centrale di Fukushima 1, citato dall’agenzia Jiji. “Questa è una situazione fondamentalmente diversa dall’ incidente di Cernobyl (1986, ndr). Stiamo lavorando per evitare i danni causati dalla diffusione delle radizioni“.

L’ambasciata francese invita a lasciare Tokyo
L’ambasciata di Francia a Tokyo invita i propri cittadini a lasciare Tokyo e la sua regione, per i rischi collegati al terremoto, incluso “il rischio di contaminazione“. L’ambasciata di Francia ha raccomandato ai suoi cittadini di lasciare Tokyo e la regione del Kanto, l’area metropolitana, a causa del rischio di altri terremoti e l’incertezza circa la situazione dei danni agli impianti nucleari. “Sembra ragionevole consigliare a coloro che non hanno un particolare motivo per rimanere nella regione di Tokyo, a lasciare la regione del Kanto per un paio di giorni“, si legge in una nota sul web della rappresentanza diplomatica in Giappone, che può essere letto con difficoltà a causa dell’eccessivo numero di contatti. “Consigliamo caldamente ai nostri cittadini – si può leggere ancora – di non recarsi in Giappone e si consiglia vivamente di ritardare un viaggio previsto“. Quanto alle ipotesi sullo scenario nucleare, “forse l’esplosione di un reattore ha causato il rilascio di gas radioattivo che potrebbe raggiungere Tokyo in poche ore, a seconda della velocità e direzione del vento. Il rischio è quello della contaminazione. Il periodo critico è di tre o quattro giorni a venire“.

Via gli stranieri da Tokyo
L’allarme sulla tenuta del reattore n3 della centrale nucleare di Fukushima, in aggiunta a quello sul reattore n1, sta spingendo molti stranieri a pianificare la partenza da Tokyo e dalle aree limitrofe. “Non siamo al panico, ma c’é molta apprensione“, spiega all’Ansa un manager di una multinazionale. Secondo altre fonti, sono migliaia le prenotazioni aeree già fatte, “almeno per i bambini, approfittando della pausa scolastica“.

DIECIMILA MORTI A MYAGI
Sono più di 10.000 i morti stimati nella prefettura di Miyagi, una delle più colpite dal terremoto-tsunami di verndì. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk, citando fonti della polizia. “Non ho alcun dubbio“, ha detto Naoto Takeuchi, capo della polizia della prefettura di Miyagi, nel resoconto della Nhk, in relazione alla stima catastrofica. Il capoluogo Sendai, infatti, è stato devastato dall’onda anomala di oltre 10 metri di altezza e centinaia di corpi sono stati rinvenuti lungo le coste della prefettura. Il bilancio ufficiale, tuttavia, parla di poco più di 800 vittime, che fanno di Miyagi la prefettura più colpita.

IL RISCHIO DI ESPLOSIONE DEL REATTORE n. 3
C’é il rischio che il reattore n3 di Fukushima, ora sotto stress, possa avere un’esplosione simile a quella del reattore n1. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano, parlando dell’accumulo di idrogeno a causa della decompressione in corso.
Anche se in teoria si verificasse l’esplosione, il reattore non avrebbe problemi“, ha spiegato Edano, ripercorrendo quasi lo stesso copione di ieri, proprio i relazione a quanto accadrebbe al cosiddetto ‘piano operativo’, la grande camera sistemata sul reattore. Edano ha anche sottolineato che “il volume delle radiazioni del reattore n1 sta scendendo velocemente“.

140 mila evacuati da Fukushima
Sono circa 140 mila le persone evacuate dall’area in cui sorgono Fukushima 1 e Fukushima 2, le due centrali nucleari rimaste danneggiate dal violento sisma che ieri ha colpito il Giappone. Lo ha reso noto ieri sera l’Aiea, l’Agenzia dell’Onu per l’energia nucleare, in un comunicato diffuso dalla sua sede di Vienna dopo avere ricevuto informazioni direttamente dalle autorità nipponiche. Secondo l’Aiea, dall’area di Fukushima 1 sono state allontanate 110 mila persone che si trovavano all’interno di un raggio di 20 chilometri dall’impianto. Dall’area attorno alla seconda centrale sono state fatte evacuare 30 mila persone. La procedura, secondo l’Aiea, è stata completata.

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