Da Vanuatu alle Samoa, passando per le Salomone, nelle piccole isole del Pacifico i cambiamenti climatici sono gia’ un allarme quotidiano, con l’aumento del livello del mare che minaccia la sopravvivenza delle popolazioni. Questi paesi hanno opportunita’ limitate di crescita economica e sono molto vulnerabili rispetto alle ricorrenti catastrofi naturali. Di qui il lancio di nuovi progetti, sul fronte dell’adattamento all’emergenza clima e della lotta contro la poverta’, da parte dell’Unione europea, per un valore di 89,4 milioni di euro.
I finanziamenti al Pacifico
”E’ arrivato il momento per il Pacifico e per l’Ue – ha affermato il commissario Ue allo sviluppo, Andris Piebalgs, nel corso della conferenza regionale sul clima a Vanuatu – di cambiare marcia e accelerare. Questo significhera’ cementare la nostra partnership globale sui cambiamenti climatici, parlando con una voce sola nel dibattito internazionale e incoraggiando gli altri partner ad unirsi alle nostre forze, sia politicamente sia finanziariamente”. Con questo obiettivo ”la Commissione europea – ha aggiunto Piebalgs – e il Segretariato del Forum delle isole del Pacifico, hanno concordato una iniziativa congiunta per incoraggiare gli Stati membri dell’Ue e altri partner internazionali ad assicurare un finanziamento equo ai paesi del Pacifico, attraverso metodi piu’ efficaci e coordinati”.
I progetti finanziati
I nuovi progetti lanciati dall’Ue nell’area del Pacifico agiscono su vari fronti, incluso quello economico: 30 milioni di euro infatti sono destinati al rafforzamento dell’integrazione economica dell’area attraverso gli scambi commerciali. Altri 8 milioni di euro vanno al programma per lo sviluppo della popolazione di fronte ai cambiamenti climatici, che si occupano ad esempio di infrastrutture, ripiantare le mangrovie, conservare le risorse idriche, introdurre colture piu’ resistenti alla siccita’ e al sale. Un ammontare di 20 milioni di euro andra’ ad un programma regionale per la riduzione dei rischi da disastri naturali, mentre altri 12 milioni serviranno per rafforzare la gestione integrata degli ambienti costieri, marini e terrestri. All’assistenza umanitaria per la prevenzione di rischi e disastri andranno invece 4,3 milioni di euro.
Fiorilla Giuseppe 8 Aprile 2011 il 18:17
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