Luce verde del Parlamento europeo, a Strasburgo, a un progetto di regolamento che definisce i livelli di emissioni di Co2 consentiti per i veicoli commerciali leggeri, imponendo di ridurle a 147 grammi a Km entro il 2020 in tutta la Ue. Gli eurodeputati hanno accolto il compromesso raggiunto tra i 27 stati membri secondo cui la media delle emissioni dei veicoli utilitari dovrà passare da 200 a 175g di C02 al km tra il 2014 e il 2017, per arrivare al traguardo dei 147g/km nel 2020. In caso il limite venga superato di più di tre grammi, scatteranno multe di 95 euro per grammo a partire dal 2019.
I nuovi obiettivi europei
“Gli obiettivi ora sono stati definiti e l’industria automobilistica farà del suo meglio per rispettare questi target“, ha commentato il segretario generale dell’Associazione automobilistica europea (Acea), Ivan Hodac. “In ogni caso, specialmente l’obiettivo di lungo termine sarà una sfida. Richiederà l’introduzione sul mercato di tecnologie innovative che sono lontane dall’essere un’opzione valida sul fronte del business“, ha aggiunto. La Commissione Ue aveva chiesto una riduzione delle emissioni di Co2 più sostanziale, pari a 135 grammi al km entro il 2020, e previsto ammende di 120 euro per ogni grammo in più.
Lo scontro con le lobby automobilistiche
La commissaria Ue al clima Connie Hedegaard ha comunque accolto positivamente il risultato raggiunto, rilevando che contribuirà a ridurre l’inquinamento atmosferico e a raggiungere gli obiettivi europei sulla riduzione dei gas ad effetto serra. Secondo diversi eurodeputati, in particolare verdi, il compromesso è stato imposto da paesi che hanno una forte industria automobilistica, come la Germania. “La lobby tedesca dell’auto è riuscita ancora una volta ad annacquare la posizione iniziale“, si è lamentato il verde Bart Staes. Il relatore ombra Matthias Groote, del gruppo Sinistra Democratica, ha affermato che il gruppo socialista ha provato a strappare un risultato più ambizioso, “ma questo è il migliore compromesso possibile oggi“.