Il Giappone annuncia la fine con anticipo della campagna di caccia alle balene

di Redazione 27 views0

 Il Giappone mette fine con anticipo, il 18 febbraio 2011, alla campagna di caccia alle balene nei Mari Antartici a causa delle continue azioni di disturbo degli attivisti di Sea Shepherd Conservation Society e dopo aver pescato solo un quinto delle balene che avevano pianificato.
Gli attivisti di Sea Shepherd Conservation Society, definiti un gruppo di terroristi dalle autorità giapponesi a causa delle sue attività di disturbo all’annuale caccia alle balene nei Mari Antartici, hanno accolto con entusiasmo e come una vittoria la notizia e hanno annunciato che continueranno con le loro azioni di disturbo anche il prossimo anno.
Anche l’Australia, che si è mobilitata contro la caccia alle balene e vuole portare il caso di fronte ad un tribunale internazionale, ha accolto con entusiasmo la notizia della fine anticipata della campagna di caccia alle balene. E’ la prima volta che il Giappone ha attribuito alle campagne ambientaliste la fine anticipata della campagna di caccia alle balene.

Ogni anno più forti
“Diventiamo ogni anno più forti,” ha detto il fondatore di Sea Shepherd, il capitano Paul Watson all’Associated Press in collegamento via telefono satellitare dalla nave Steve Irwin, l’ammiraglia delle tre navi di Sea Shepherd. “Abbiamo un equipaggiamento migliore, abbiamo un elicottero, abbiamo davvero molte più risorse” ha aggiunto Paul Watson.

Non abbiamo avuto altra scelta
Il Ministro dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca giapponese ha dichiarato che la flota di baleniere tornerà presto a casa, ma non ha fornito una data precisa. La flotta di baleniere aveva lasciato il Giappone il 2 dicembre ed era in programma che rimanesse per la caccia alle balene fino ai primi di marzo. “Non abbiamo avito altra scelta che terminare in anticipo la stagione di caccia alle balene per assicurare la salvezza delle vite dei marinai e delle nostre navi,” ha detto in una conferenza stampa il Ministro della Pesca Michihiko Kano.

Un quinto della quota stimata
Sea Shepherd ha detto mercoledì che ha seguito la nave fattoria della flotta di baleniere, la Nisshin Maru per 2.000 miglia (3.200 Km). Le tre navi di Sea Shepherd rimarranno nei Mari Antartici per “scortare le navi giapponesi verso nord”, ha dichiarato l’organizzazione.
La quota stimata di balene da catturare da parte dei giapponesi nella stagione di caccia era di 945 balene, per questa stagione ridotta a 850, non è stata raggiunta e torneranno a casa solo con un quinto della quota stimata, ha detto il ministro.

Bottiglie di burro rancido
Nelle scorse settimane i dimostranti hanno gettato della vernice rossa, fumogeni, e bottiglie di burro rancido contro le navi della flotta di baleniere giapponesi. Hanno anche intrappolato l’elica di una baleniera con una corda costringendola a rallentare.
Sono sette anni che Sea Shepherd continua la campagna basata su un intervento attivo contro la caccia alle balene nei Mari Antartici e sono stati accusati dal governo giapponese di atti di terrorismo, ma il capitano Paul Watson ha dichiarato più volte: “non abbiamo commesso nessun crimine. Non abbiamo ferito nessuno.”

Fonte: The Washington Post

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