Eco-giardiniere cercasi, per trasformare i giardini di Buckingham Palace in un’oasi ecologica nel bel mezzo del caos del centro di Londra. La regina Elisabetta è in cerca di un giardiniere dalla filosofia – e dal pollice, ovviamente – verde, in grado di curare i 16 ettari di terreno intorno al palazzo reale in maniera totalmente ecosostenibile, riciclando la quasi totalità dei rifiuti e incoraggiando il proliferare di insetti, piante e uccelli selvatici. Per poco meno di 15.000 sterline all’anno, il nuovo giardiniere dovrà “mantenere i cespugli, le erbe e roseti secondo i principi dell’orticoltura biologica“, utilizzando al minimo i macchinari “incoraggiando lo sviluppo di specie selvatiche“.
L’eco giardiniere
L’eco-giardiniere dovrà anche occuparsi del riciclaggio dei ‘rifiuti verdi’ (rami, foglie e erba tagliata, ndr), come anche del letame e della paglia provenienti dalle stalle, che verranno utilizzati per fertilizzare i giardini del palazzo e delle altre residenze reali nella capitale. Dal 1991 infatti, il 99% di questo tipo di rifiuti prodotti nelle proprietà della regina viene riciclato. “I rifiuti vengono prima passati in una trinciatrice in modo da permettere ai batteri di operare più velocemente. I rifiuti vengono rivangati regolarmente fino a quando si sono decomposti a sufficienza e possono essere impiegati come concime organico“, ha spiegato al Daily Mail Mark Lane, il manager dei giardini che sul sito della casa reale ha elencato i requisiti del nuovo giardiniere. E ha aggiunto: “L’utilizzo di pesticidi é tenuto al minimo e l’obiettivo è di eliminarli del tutto“.
I reali inglesi e l’esempio verso le tendenze green
Del resto, i giardini di Buckingham Palace seguono principi ecologici già da qualche tempo: il 10% dei prati è incolto e ospita circa 350 specie diverse di piante e fiori selvatici, mentre i vecchi tronchi d’albero vengono lasciati marcire, permettendo a 30 specie diverse di uccelli di nutrirsi dei vermi e degli insetti che vivono nel legno. Le erbacce vengono bruciate con fiamme ossidriche alimentate con gas ecologico e l’acqua per irrigare arriva da un pozzo scavato nel 2002, che viene impiegato anche per raffreddare le cantine del palazzo. L’attenzione all’ambiente è un sintomo dell’influenza sempre più profonda del principe Carlo sull’amministrazione delle proprietà reali. L’erede al trono ha già fatto installare pannelli solari a Clarence House e coltiva un orto nel giardino della residenza, mentre anche St James Palace e Kensington Palace hanno introdotto misure ecologiche e per il risparmio di energia. E come se non bastasse, tutte le vetture di Stato di Elisabetta – la sua Rolls Royce, la Daimler, e la Rover 400 – impiegano lo stesso biodiesel che viene impiegato per le falciatrice e negli altri macchinari dei giardini.
MIMMO 12 Dicembre 2011 il 16:16
Salve, per poter entrare in contatto con il responsabile Daily Mail Mark Lane, manager dei Giardini di Buckingham Palace, quale procedura bisogna adottare.
Distinti saluti