Il coniglio Amami si nasconde durante il giorno per dormire. Questi conigli sono famosi per emettere delle grida di richiamo simile ai richiami dei pica (ocotone). Esiste solo un’altra specie di coniglio su 50 capace di emettere delle grida di richiamo.
Contrariamente ad altre specie di conigli che vivono in terreni scoperti, il coniglio Amami vive nelle foreste molto fitte, dove si nutre di vegetali.
Il coniglio Amami è poco conosciuto perché non è stato possibile studiarlo a causa del suo carattere schivo e difficilmente reperibile, ad oggi si è riuscito a studiare una popolazione di 3000-5000 esemplari.
Una specie protetta
Il coniglio Amami è in via di estinzione, a causa della caccia, che si è conclusa nel 1921 ,quando il Giappone ha dichiarato il coniglio una specie protetta. Tuttavia questi continuano a essere a rischio a causa della deforestazione e delle uccisioni da parte di cani, gatti e altri animali introdotti dagli esseri umani nel loro habitat. In particolare, le manguste, utilizzate dai residenti dell’isola per eliminare i serpenti velenosi, di cui si nutrono, hanno ucciso molti conigli Amami.
Un animale in via di estinzione
Il coniglio Amami è considerato un animale in via di estinzione secondo i criteri della IUCN Red List, invece la Zoological Society of London, in base a criteri di unicità evolutiva e di esiguità della popolazione, considera Pentalagus furnessi una delle 100 specie di mammiferi a maggiore rischio di estinzione.
Allevarli in cattività
Nel tentativo di accrescerne il numero, gli zoologi giapponesi hanno cominciato ad allevarli in cattività. Di questi allevamenti ve n’è uno nell’Istituto d’Istruzione di Yamato, nell’isola di Amami Oshima. Ma tutti i tentativi fatti fino ad oggi, per far riprodurre questi conigli al di fuori delle isole Riu-kiu, sono falliti.
Per meglio far ambientare il Pentalagus furnessi in cattività sono state allestite delle riserve speciali, per conservare dei biotopi selvatici intatti.