Trattare bene l’acqua, conviene!

di Redazione 85 views0

 Grazie all’approvazione della Legge di Stabilità, per il 2011 è stata confermata la proroga della detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici. Rientrano nella categoria anche i trattamenti dell’acqua domestica.
Lo scorso 9 dicembre, il Senato ha approvato in via definitiva la Legge di stabilità per il 2011 accettando l’emendamento alla Finanziaria giunto dalla Camera. Ecco, quindi, che la detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici continua fino al 31 dicembre 2011. Per quest’anno, quindi, non cambia nulla per quanto riguarda la riqualificazione energetica degli edifici, ad eccezione del raddoppio del numero delle rate annuali su cui sarà spalmato il beneficio, ovvero dieci anni anziché cinque.
Un’opportunità importante, che tocca anche la sfera di competenza di AQUA ITALIA (Associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie) federata ad ANIMA (Confindustria) in riferimento al miglioramento dell’efficienza degli impianti di riscaldamento (caldaie) e dei trattamenti dell’acqua.
Il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria sono, infatti, settori rilevanti ai fini dei consumi di energia ed emissioni che incidono per circa il 60% ,in energia primaria, sui consumi complessivi del settore civile.
A tal proposito il Presidente di AQUA ITALIA , Lorenzo Tadini, sottolinea come “installando nella propria caldaia un piccolo sistema di rilascio di polifosfati è possibile ottenere un risparmio economico annuale di quasi il 20% sui costi generalmente sostenuti per il riscaldamento, stimato in 250/300 euro a famiglia. Questo, inoltre, garantisce la piena efficienza dei propri impianti impedendo la formazione di calcare”.
È proprio il calcare, infatti, una fra le principali cause di perdita di efficienza dei sistemi di riscaldamento. “Con il trattamento dell’acqua è possibile, aggiunge il Presidente di AQUA ITALIA, “ un recupero di efficienza delle caldaie tra il 15 e il 17%/anno cui si deve sommare il 5/6% sul circuito di riscaldamento. Questo si traduce in un doppio vantaggio per il consumatore: una diminuzione della dispersione di energia e un notevole risparmio economico in bolletta”.
Migliorare l’efficienza energetica dei propri impianti, quindi, è ancora più conveniente. Non solo, gli impianti operano con una maggiore efficienza, diminuendo i consumi energetici e i costi in bolletta, ma l’azione viene anche incentivata dallo Stato.

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