Il nostro pianeta è due volte più “polveroso” rispetto a 100 anni fa. Secondo uno studio della Cornell University (Usa), la quantità di polveri del deserto, non prodotte da attivita’ umana, presenti nell’atmosfera terrestre è raddoppiata nel corso dell’ultimo secolo influenzando il clima e l’ecologia in tutto il mondo. Per la prima volta i ricercatori, come riferisce la rivista Science Daily sulla base di uno studio presentato all’American Geophysical Union, hanno stimato la quantità di polvere del deserto e di altre particelle solide presenti in atmosfera nel corso del 20° secolo per cercare di capire quanto questi materiali siano responsabili dei cambiamenti climatici. E’ noto infatti che la polvere faccia da schermo alle radiazioni solari avendo così un effetto opposto ai gas serra. Inoltre è in grado di influenzare la formazione delle nubi e delle precipitazioni, comportando così una maggiore siccità ed una conseguente desertificazione.
Il rischio di desertificazione
Al centro della ricerca è stato il calcolo del tasso di deposito di questi materiali nel corso del tempo attraverso l’analisi dei ghiacciai, dei sedimenti lacustri e del corallo; successivamente, grazie ad un modello computerizzato chiamato Community climate system model, si è riusciti a ricostruire l’influenza che le polveri hanno avuto nella temperatura, nelle precipitazioni e nell’assorbimento dell’anidride carbonica (in particolare attraverso le particelle di ferro che vengono assorbite dal plancton e da cui deriva la capacità degli oceani di assorbire CO2). “Ora abbiamo finalmente informazioni sugli effetti della polvere del deserto e ciò avrà un notevole impatto sulla comprensione dei fenomeni climatici“, ha detto Natalie Mahowald che ha diretto il team di ricercatori.
Un pianeta polveroso: la Terra ha il doppio delle polveri rispetto a 100 anni fa
di 25 Gennaio 2011 10:00 92 views0