Accade in Spagna

di Redazione 64 views3

 Quella che vi racconto è una storia davvero allucinante che poteva e potrebbe capitare ad ognuno di noi se, in vacanza in Spagna con i propri cani, decidesse di lasciarli per qualche giorno in pensione per fare un’escursione. Prima di raccontare la storia allucinante invito tutti a firmare la petizione a favore di Simone Righi, un italiano ingiustamente arrestato in Spagna perché ha avuto il coraggio di denunciare chi ha ucciso i suoi cani. Leggete tutta la storia, guardate i video e giudicate voi.
Il processo a Simone Righi è stato rinviato al 24 gennaio 2011 per sospensione delle udienze del 4 ottobre 2010 per problemi organizzativi del tribunale: aule non conformi al regolare svolgimento delle udienze.
Tutto ebbe inizio il 13 settembre 2007, quando due italiani, Jo Fiori e Simone Righi, lasciano i loro tre cani, Holly, Vito e Maggie presso una pensione per animali privata, a pagamento e Associazione Animalista di Puerto Real (Cadice, Spagna). Il soggiorno di quattro giorni, fu concordato con il veterinario della struttura, Roberto Alfredo Parodi. Il 17 settembre 2007, alle ore 8.30 del mattino, come da accordi, andarono a prendere i cani, ma non c’erano più, erano stai uccisi. Sconvolti, pretesero vedere il cadavere di Holly, preso da un congelatore, impilato sopra ad altri cadaveri e sbattuto sopra un tavolo di alluminio, videro altri cani morti per terra, il forno crematorio, dove gli altri due cani, Vito e Maggie erano già stati bruciati. Il veterinario e l’operaio presenti fuggirono come lepri, tutti i cani nelle gabbie abbaiavano disperatamente.

Canile lager
Rimasti soli dentro la struttura, chiamarono immediatamente le forze dell’ordine. Arrivarono la Policia Nacional, la Guardia Civil, l’Unità Zoofila della Guardia Civil, il Seprona e scoprirono che la residenza era da tempo sotto indagine per maltrattamento animale e per la forma illegale utilizzata per sacrificare gli animali. Jo e Simone hanno denunciato i responsabili della struttura per “Uccisione Volontaria Continuata” dei tre cani di proprietà, con Passaporto Internazionale e iscrizione all’anagrafe canina, membri della famiglia, per “Falsa Testimonianza” e “Falsa Documentazione”. Nonostante le tante denunce fatte precedentemente, il canile lager rimaneva aperto e convenzionato con una quindicina di Comuni per la raccolta dei randagi, soppressi per legge, dopo dieci giorni dall’entrata nel canile.

Morte lenta per soffocamento
L’autopsia su Holly rivelò la presenza di un potente paralizzante muscolare, farmaco illegale per l’eutanasia, che garantisce all’animale una morte lenta, per soffocamento, cosciente e agonizzante sino all’ultimo respiro. La prova schiacciante che mancava da sempre e permise la chiusura del canile, oltre all’imputazione di cinque persone, chiamate a rispondere nel primo processo per omicidio animale che vede imputato il proprietario di canile privato. Procedimento Penale pionieristico in terra Iberica.

Manifestazione per la chiusura del canile
Venti giorni dopo la morte dei cani, il 07 ottobre 2007, i due italiani decidono di partecipare a Cadice alla manifestazione animalista per la chiusura del canile (verrà chiuso a novembre 2007). L’affluenza fu alta, circa 2.000 persone parteciparono, urlavano la loro indignazione lo sprezzo per la giunta di Cadice, convenzionata con il canile lager.

Erano appoggiati contro una parete
Teofila Martinez Saoz, Sindaco di Cadice, Senatrice del PP e Primo Cittadino della città da oltre quindici anni, partecipava alla Messa celebrativa della Patrona della città, accompagnata dalla Giunta Comunale. I manifestanti si mossero verso la chiesa, Teofila Martinez uscì protetta dalle guardie del corpo e da un impressionante spiegamento di polizia. Passò attraverso una strada stretta, gremita di persone e se ne andò. Jo e Simone erano appoggiati contro una parete, quando due agenti si avvicinarono e senza ragione alcuna li strattonarono, riuscendo a catturare, percuotere a sangue e arrestare Simone.

L’aggressione della polizia
La vita si capovolse in un minuto, dopo tre giorni in cella d’isolamento, il Giudice sentenziò la detenzione di Righi senza cauzione, nonostante le immagini e i video che riprendevano l’evidente aggressione della Policia Local e Policia Nacional verso i due italiani. I capi d’accusa erano, “Intento di Attentato, resistenza a Pubblico Ufficiale e Disordine Pubblico”. Il 23 ottobre 2007, Jo fiori viene imputata con gli stessi capi d’accusa di Righi, interrogata il 31/10/2007, ma mai arrestata. Dopo due mesi di detenzione, due ricorsi, l’intervento dell’ex Console di Madrid Sergio Barbanti, del Ministro degli Esteri Franco Frattini, l’On. Marco Zacchera, Madame Brigitte Bardot, moltissime persone intervenute da tutto il mondo e il pagamento di 3.000€ di cauzione, Simone Righi fu rilasciato il 07 dicembre 2007, con obbligo di firma il quindici di ogni mese e il ritiro del passaporto.

L’accanimento del comune di Cadice
Il 04 ottobre 2010 si apre il processo contro Simone Righi con richiesta di dieci anni di detenzione, richiesta sproporzionata e assurda, oltre a una multa in denaro, Jo Fiori, prosciolta temporaneamente dai capi d’accusa, sarà testimone di Righi al processo e teme che possano nuovamente cambiarle le carte in tavola. Vie ufficiose confermano la presenza del Governo durante il processo, Jo e Simone chiedono un impegno ufficiale poiché oggetto di un’ingiustizia e non vi sono i presupposti per una giusta sentenza.
Inspiegabile l’accanimento del Comune di Cadice, impegnato nel voler distruggere la vita di chi a suo tempo fece la cosa giusta, ovvero denunciare un mattatoio a cielo aperto camuffato da Associazione Animalista, colpevole dell’uccisione dei loro tre cani e migliaia di altri innocenti senza famiglia.

Chi denuncia diventa criminale
Come dice Roberto Saviano, chi denuncia diventa criminale. L’intera vicenda sembra studiata ad arte per impedire ai due italiani di partecipare al processo contro il canile dove, anche il Comune di Cadice, convenzionato per anni con il canile lager, verrà chiamato a rispondere. L’aggressione e la detenzione di Simone Righi, l’imputazione fortemente voluta dal Comune di Cadice e poi ritirata dopo due anni a Jo Fiori, la gratuita persecuzione psicologica, i danni economici, le limitazioni lavorative, i danni d’immagine per entrambi, sono il risultato di questi tre anni infinitamente faticosi, estenuanti, vissuti sul filo d’acciaio, come i funamboli. L’avvocato Libero Mancuso, che rappresenta i due italiani in Italia, definisce “aberrante la vicenda ed esente da qualsiasi logica“. Le accuse si muovono su ipotesi e mai su prove certe. Una storia surreale, una storia che poteva capitare a chiunque, una storia di tutti.

Per firmare la petizione:
http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.thepetitionsite.com%2F1%2Ffor-simone-righi39s-freedom%2F&h=36b7f6uZMFmjMB11SNdF1uE9Ygw

Fonti:
http://www.facebook.com/update_security_info.php?wizard=1#!/note.php?note_id=485049432690&id=1442274366

Jo Fiori profilo Facebook:
http://www.facebook.com/profile.php?id=1609437217

Commenti (3)

  1. anche se è poco,faccio i miei complimenti ai signori,saranno nei miei pensieri e invidio la loro tenacia;avrei bisogno anch’io della loro forza vista la condanna che sono costretti a subire i cani del mio paese ,e non solo.purtoppo di false associazioni in giro ce ne sono tante.

  2. Sul versante del diritto la Spagna è così, questi se la sono cercata, in Spagna se crei problemi fai questa fine, gli è anche andata bene. Non andate in Spagna. Conoscevo un ragazzo che andò in Spagna con la propria auto da solo, fu trovato morto sulla massicciata ferroviaria, la sua auto ed i suoi effetti personali non furono mai trovati, nessun albergo segnalò la scomparsa di un cliente e sul cadavere non trovarono biglietti del treno, la polizia disse che era caduto dal treno o si era suicidato ed in questo modo chiuse il caso. La tesi della polizia vi sembra credibile??? O vi sembra un modo sbrigativo per chiudere la questione???
    P.S.
    Nell’articolo non viene detto che motivazioni accamparono i responsabili de canile per l’uccisione dei cani, si saranno pur inventati qualche scusa?

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