Ristrutturazione e risparmio energetico: bonus fiscali da 36 e 55 per cento

di Redazione 73 views0

 I due bonus del 36% (ristrutturazioni edilizie) e 55% (risparmio energetico) a valere sull’Irpef possono essere richiesti anche per i lavori di ampliamento eseguiti in attuazione del Piano Casa, secondo le regole generali previste per le ristrutturazioni, mentre la ritenuta d’acconto del 10% sui relativi bonifici puo’ essere trasferita dai Consorzi alle singole imprese e non va effettuata sulle somme pagate ai Comuni in caso di oneri di urbanizzazione. Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate in alcune risoluzioni recentemente pubblicate.

I bonus fiscali
Ecco i chiarimenti delle Entrate:
– AMPLIAMENTI PIANO CASA AGEVOLATI: L’agenzia fornisce chiarimenti in merito ai lavori eseguiti in attuazione del Piano Casa, che prevede la possibilita’ di ampliare o ricostruire le abitazioni in deroga ai piani regolatori locali. In particolare, viene confermato che l’ampliamento di superfici e volumi e’ detraibile se riguarda la costruzione dei servizi igienici.

– RITENUTE D’ACCONTO A CONSORZIATE: La risoluzione dell’Agenzia precisa che i Consorzi di imprese senza finalita’ di lucro possono trasferire alle consorziate la ritenuta alla fonte del 10 per cento, che banche e Poste Spa devono effettuare sui bonifici disposti per i bonus ristrutturazioni e risparmio energetico. La risoluzione, infatti, precisa che le ritenute possono essere attribuite alle singole imprese una volta azzerato l’eventuale debito Ires del Consorzio e a patto che tale scelta risulti da un atto di data certa (atto costitutivo del Consorzio o verbale del Consiglio di amministrazione).

– ONERI URBANIZZAZIONE: Sempre in tema di ritenuta d’acconto, la risoluzione interviene specificamente sul pagamento degli oneri di urbanizzazione e di quelli collegati alla realizzazione degli interventi agevolati. Per evitare che i Comuni subiscano la ritenuta del 10 per cento, il pagamento di tali spese non deve necessariamente essere effettuato tramite bonifico.

Tuttavia, se cio’ avviene, occorre indicare il Comune come destinatario e, come causale, che si tratta di oneri di urbanizzazione, Tosap, ecc., e non di interventi per il recupero del patrimonio edilizio o il risparmio energetico; non va, quindi, utilizzato l’apposito modulo per le agevolazioni generalmente predisposto dalla banca o dall’ufficio postale.

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