Da 60 a 110 in meno di sette mesi. Sono le case editrici che, da oggi, potrete trovare nell’ultima versione della classifica ‘Salvaforeste‘ di Greenpeace. Le case editrici sono state valutate in base alla sostenibilità della carta che utilizzano nei propri libri e, in testa, ci sono nomi come Bompiani e Fandango. Maglia nera invece per Newton Campton, Sellerio, Zanichelli e Disney Libri.
E se con questo aggiornamento la classifica è quasi raddoppiata, il numero delle case editrici valutate positivamente è triplicato, passando da 15 a 45. Tra queste: tutte le case editrici del Gruppo Feltrinelli, Minimum Fax, Marsilio, Baldini Castoldi e Dalai e Einaudi Stile Libero del Gruppo Mondadori. Ottimi numeri, che fanno crescere le chance di sopravvivenza per le ultime foreste indonesiane e gli oranghi del Borneo e di Sumatra.
La sostenibilità dei libri
In questi mesi, infatti, sono stati tanti gli editori che hanno deciso di cambiare le politiche di acquisto e garantire ai lettori la sostenibilità dei propri libri. Anche Mondadori si è recentemente impegnata con Greenpeace a escludere fibre provenienti da fonti controverse e ad aumentare significativamente l’uso di fibre certificate FSC per le produzioni editoriali di tutte le case editrici del Gruppo.
La classifica Salvaforeste
Dopo il lancio della classifica “Salvaforeste” al Salone Internazionale del Libro di Torino, tantissimi lettori hanno mandato centinaia di mail per chiederci di valutare i loro editori preferiti. Per non parlare degli insegnanti e dei genitori, che hanno contattato l’associazione chiedendo di verificare la sostenibilità dei testi scolastici. Uno stimolo che ha spinto il mondo dell’editoria a migliorare le proprie politiche di acquisto.
I risultati
“Siamo fieri di questi risultati ma bisogna fare ancora molto. L’Italia è il più importante acquirente europeo di carta indonesiana e il maggior cliente del campione della deforestazione APP (Asia Pulp and Paper). Nonostante l’impegno di alcuni editori, sono ancora troppe le aziende che, con politiche di acquisto della carta assolutamente inadeguate, si rendono corresponsabili della distruzione delle ultime foreste tropicali. Noi continueremo a monitorare la situazione e ad aggiornare la classifica “Salvaforeste”. Voi, continuate ad acquistare libri in carta “Amica delle foreste”, dicendo no alla distruzione degli ultimi polmoni verdi del pianeta“.