La sola energia fotovoltaica potrà rispondere nel 2020 al 12% della domanda di energia elettrica europea. Questo secondo le proiezioni presentate dall’industria di settore (Epia), facendo riferimento alla Conferenza Onu sui cambiamenti climatici che si è conclusa l’11 dicembre 2010 a Cancun, in Messico. La capacità installata raggiungerà i 390 Gw (Gigawatt), permettendo di risparmiare ogni anno 220 milioni di tonnellate di CO2. Il che equivale alle emissioni annuali di carbonio della Thailandia o a quelle di 98 milioni di automobili sulle strade. La lobby europea dell’energia fotovoltaica sottolinea anche come questa forma di energia sia di facile utilizzazione. Può essere prodotta su piccola o larga scala e soprattutto non deve necessariamente essere collegata alla rete. Anche in mancanza di infrastrutture il fotovoltaico è la sola energia, sostiene l’industria di settore, a poter diventare l’elemento catalizzatore dello sviluppo sostenibile fornendo servizi di base come l’illuminazione, l’acqua potabile, servizi sanitari ed educazione.
Il potenziale dell’energia fotovoltaica
L’enorme potenziale del fotovoltaico è inoltre legato alle caratteristiche geografiche e di sviluppo mondiali. La capacità fotovoltaica nella fascia del sole compresa tra il trentacinquesimo parallelo a nord e a sud, già nel 2020 potrà raggiungere dai 60 ai 250 Gw, e dai 260 ai 1100 nel 2030. I paesi di quell’area hanno un grado di irradiazione solare eccezionalmente alto. Eppure ad oggi solo il 9% del fotovoltaico é presente in quelle zone dove vive circa il 75% della popolazione mondiale con il 40% del consumo elettrico mondiale, destinato ad una rapidissima crescita nei prossimi 20 anni. L’industria del fotovoltaico si è quindi appellata alla Conferenza di Cancun perché si promuovano in questi paesi politiche e incentivi adeguati per assicurare lo sviluppo del fotovoltaico.
I prezzi degli impianti
I prezzi dei sistemi, secondo l’analisi dell’Epia, non dovrebbero costituire un ostacolo. Dovrebbero scendere drasticamente in quella parte del globo, del 66% nel 2030 rispetto a quelli attuali. I costi di generazione sarebbero destinati a crollare da 6 a 12 centesimi di euro per kwh (Kilowattora) entro il 2020 e da 4 a 8 centesimi per il 2030 euro. Prezzi che saranno competitivi con quelli della generazione di altri tipi di nuova energia o con la sostituzione di quella esistente.