Quali sono gli strumenti di controllo sugli Ogm? E’ possibile fare un identikit del rischio che prodotti importati da paesi terzi contengano organismi geneticamente modificati? Da oggi le autorità di vigilanza, le istituzioni, gli addetti del settore, ma anche semplicemente il pubblico interessato, possono contare su una nuova ‘mappa di biosicurezza’ sugli Ogm: si chiama ‘Biosafety scanner‘, ed è un software realizzato dalla Fondazione Diritti Genetici con il contributo del ministero dell’ambiente, in grado di calcolare, sulla base di specifici parametri, il livello di rischio di contaminazione da Ogm di una certa coltura proveniente da un determinato paese.
Biosafety Scanner
Le superfici coltivate a Ogm, gli eventi autorizzati, la normativa, la ratifica o meno del Protocollo sulla Biosicurezza, l’identikit completo delle piante transgeniche e molto altro ancora: tutte le informazioni relative a ogni singolo stato e coltura, si legge in una nota della Fondazione Diritti Genetici, vengono passate al setaccio di Biosafety scanner, in grado di elaborare, per ogni paese e per ogni singola regione del mondo, un vero e proprio ‘indice di biosicurezza’, cioè un margine di rischio – calcolato come basso, medio, alto – di contaminazione da Ogm.
Il rischio di contaminazioni Ogm
”Oggi la presenza di un mercato ormai globalizzato e di contesti normativi sul transgenico così diversi da paese a paese, rende necessaria l’adozione di strumenti capaci di affrontare questa complessità con la massima trasparenza -spiega Francesco Pazzi, coordinatore del Progetto- e di supportare le autorità di controllo e di vigilanza sugli Ogm nelle loro attività”.
La presentazione al Ministero
Il software è stato presentato la scorsa settimana presso la Sala stampa del Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare, in una tavola rotonda cui hanno partecipato le maggiori autorità italiane di controllo e di vigilanza sugli Ogm. Soddisfazione è stata espressa dal ministero dell’Ambiente, che ha manifestato il proprio vivo apprezzamento per i risultati del progetto e piena fiducia nella possibilità di ampliare ulteriormente gli ambiti di applicazione del software.
dardus 4 Gennaio 2011 il 15:29
Link per provare il software: http://www.biosafetyscanner.org
Biotecnologie: Basta Bugie! 6 Gennaio 2011 il 08:32
Resta solo da chiedersi se servivano proprio dei soldi pubblici per realizzare un software che serve più a fini politici più che pratici.
http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2011/01/biosafety-scanner-mario-capanna-e-la.html