Intervista a Hans Ruesch – parte settima

di Redazione 107 views0

 D: L’Accademia Elvetica delle Scienze Mediche non ha pubblicato un manuale d’etica al fine di proteggere gli animali di laboratorio?
R: Questo si è rivelato come ancora una nuova frode quando si è scoperto che tale organizzazione, dal titolo altisonante – camuffato da “Fondazione” – è stata fondata dall’industria chimica, che la finanzia.
D: Voi allora negate qualsiasi fine filantropico a questa industria?
R: Cosa pensate voi di una industria che scarica sulle popolazioni del terzo Mondo medicamenti che era stata costretta a ritirare dai propri mercati perché ne erano stati scoperti gli effetti letali?

Imprese chimiche
D: Le imprese chimiche non hanno minacciato di dislocarsi all’estero se la vivisezione di animali venisse abolita in Svizzera?
R: È un bluff, per spaventare i politici e la popolazione. Hanno già da tempo stabilito fabbriche in paesi esteri dove la mano d’opera è molto meno cara, ma manterranno sempre la loro sede in Svizzera, perché non possono fare a meno della protezione del proprio governo a livello politico e internazionale. D’altronde, noi non chiediamo all’industria di rinunciare alla vendita di prodotti lucrosi destinati ai sognatori, ma di cambiare la loro metodologia di ricerca e di mercato. Un’industria che è riuscita per un secolo a spacciare prodotti cancerogeni come cure contro il cancro, riuscirà sicuramente a vendere con profitto anche dei prodotti un po’ meno nefasti.

Il “Fattore Rhesus”
D: E il fattore Rhesus? Non è stato scoperto mediante esperimenti sulle scimmie, come indica il nome?
R: Il fattore Rhesus è stato scoperto, come tutto il resto, dapprima su un essere umano e in seguito è stato riprodotto sugli animali. Nel 1939 Levine e Stetson avevano scoperto un nuovo antigene (sostanza che causa la formazione di anticorpi nel sangue) nel siero di una donna che dopo un aborto aveva subito una trasfusione da suo marito, con gravi conseguenze. Descrisse l’agglutinina (sostanza che produce l’agglutinazione dei globuli rossi nel sangue) senza darle un nome. Se glielo avessero dato il “fattore Rhesus” avrebbe oggi un nome diverso.[1] Un anno dopo, Landsteiner e Wiener scoprirono che quando si inietta del sangue di una scimmia Macaco Rhesus nel peritoneo di un coniglio, un agglutinante appare nel sangue del coniglio che è simile (ma non identico) all’agglutinina descritta da Levine e Stetson, e la designarono con le iniziali “RH”, per “Rhesus”.[2]

Conclusione
D: Un’ultima domanda: perché vi date più da fare per gli animali che non per i nostri simili?
R: Invece ci sembra che tutto quel che abbiamo detto dimostra che ci siamo altrettanto da fare per l’umanità, e certo ben più che tutta l’industria chimica, i mass-media, il corpo medico e i governi messi insieme. Per loro, la “salute dei cittadini” e “dei nostri figli” non sono che scaltri pretesti per mantenere bene imbottite di soldi le loro poltrone.
fonte: http://www.hansruesch.net/articoli/D&R.htm

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