I lemuri appartengono alla famiglia dei Lemuriformi, Gray 1821, il nome deriva dal latino “lemures” che significa “spiriti della notte”. Il nome gli è stato dato probabilmente basandosi sull’aspetto fisico e sul comportamento di questi animali selvatici: i grandi occhi riflettenti che consentono un’ottima visione notturna, le abitudini notturne di alcune specie e le vocalizzazioni che ricordano dei gemiti.
I lemuri non appartengono alla specie dei primati e non si sono evoluti da loro, ne condividono solo tratti comportamentali e morfologici.
Le dimensioni
Le dimensioni dei lemuri variano dai 30g del lemure topo pigmeo ai 10kg dell’Indri Indri. Nella preistoria esistevano dei lemuri grandi come dei gorilla.
I lemuri sono animali selvatici notturni e a dieta mista insettivora e frugifera. le specie più grandi hanno abitudini diurne e più spiccatamente erbivore. Anche se, in condizioni limite e quando sono affamati, i lemuri possono mangiare di tutto.
Tutti i lemuri hanno il pollice opponibile e dita munite di unghie piuttosto che di artigli tranne che per l’indice delle zampe posteriori modificato per favorire la toletta.
Gli occhi
Gli occhi dei lemuri possiedono uno strato riflettente per la visione notturna. Si pensa che abbiano una limitata visione a colori ma per orientarsi si affidano principalmente all’udito e all’olfatto.
I lemuri hanno un ritmo metabolico basale basso che li aiuta a conservare l’energia nella stagione secca quando cibo e acqua scarseggiano. Questi animali selvatici possono ottimizzare l’uso dell’energia abbassando il ritmo metabolico del 20% al disotto dei valori stimati dei mammiferi di simile massa corporea.
Dove Vivono
I lemuri vivono nel Madagascar e in alcune isole vicine. Nel resto del mondo si sono estinti per far spazio ai primati, nel Madagascar invece, non avendo competitori, furono in grado di differenziarsi in diverse specie.
Quasi tutti i lemuri vivono sugli alberi tranne la specie “catta” che ha abitudini più terricole.