Gli esseri umani considerano i gatti animali indipendenti e spesso questa attitudine all’indipendenza è considerata negativa dagli esseri umani che la associano ad una mancanza di affetto nei loro confronti, ma gli esseri umani spesso fraintendono l’affetto e la gratitudine con la dipendenza e la sottomissione anche nei rapporti tra umano e umano con grave danno al rapporto steso.
Il gatto è un animale indipendente e proprio per questo può offrire un affetto profondo e incondizionato al suo compagno umano, rispettandone l’indipendenza e le abitudini.
Ogni gatto è diverso da un altro, ha un suo carattere, il suo modo di comportarsi, le sue abitudini, proprio come ogni altro essere vivente. Ci sono gatti che vanno a spasso con i loro compagni umani, a piedi o in bici o in motorino imbracati in un apposito guinzaglio e gatti che hanno il terrore di uscire di casa!
I gatti sono però diversi dagli esseri umani, hanno delle esigenze specifiche determinate dallo sviluppato senso dell’udito, dell’olfatto, del tatto e dal loro innato istinto alla caccia.
Socializzare
Tra la seconda e la settima settimana di vita il gattino entra nel periodo primario di socializzazione, in questa fase impara ad interagire con il mondo circostante e con gli altri esseri viventi che fanno parte del suo mondo: altri gatti, altri animali, esseri umani.
I gattini che hanno avuto un buon rapporto con gli esseri umani fin dai primi giorni di vita si adattano più rapidamente alla vita domestica e al contatto con gli esseri umani e saranno meno predisposti a sviluppare problemi comportamentali tipo paura, ansia e aggressività.
Anche se non si riesce ad instaurare un rapporto diretto tra gatto e umano nel periodo di socializzazione primaria, sarà possibile farlo con molta pazienza anche a due o tre mesi di età e anche in età adulta.
Tra i numerosi fattori che insegnano al gattino a convivere in modo armonico con gli esseri umani hanno particolare importanza la quantità e il tipo di manipolazioni ricevute nel periodo primario di socializzazione e il numero di persone che l’animale incontra in questo periodo. Maneggiare un gattino per almeno un’ora al giorno, toccandolo, prendendolo in braccio e contenendolo delicatamente è il modo migliore per prepararlo al tipo di contatto che un essere umano si aspetta dall’animale.
Se questo contatto è stabilito da almeno quattro o cinque persone diverse, il gatto sarà in grado di accettare il contatto umano con più persone e, nel caso di socializzazione con altri animali, anche di cani, altri gatti, topolini, ecc.
L’influenza di mamma gatta e papà gatto
Il comportamento sociale del gatto è determinato anche dall’influenza della madre e del padre. Se la mamma è una gatta socievole e coraggiosa, trasmetterà al gattino sicurezza e ne favorirà il comportamento esplorativo. Se anche il padre è socievole e coraggioso, i gattini si adatteranno meglio alla vita domestica, all’interazione sociale con altre specie animali e alla fiducia di fronte alle novità.
Se un gattino è diffidente, pauroso, aggressivo ha sicuramente subito dei traumi nel contatto con gli umani o con altre specie animali, o i traumi sono stati ereditati dai propri genitori. In questo caso si deve essere molto pazienti e costanti nell’educare il gattino per infondergli sicurezza e per arrivare a farlo crescere come gatto socievole e sicuro di sé e del rapporto con gli umani e con gli altri animali.
La Rocca 23 Marzo 2012 il 21:30
Abbiamo preso di recente un gatto dolcissimo se’ non fosse che mentre lo accarezziamo tende a leccare le mani e poi dare morsi ma senza stringere, infatti non mi ha mai fatto male.
Questo comportamento non riesco a capirlo che cosa devo fare visto che ci sono anche due bambini che ci giocano?