Diego De Silva, Paolo Giordano, Francesco Piccolo. Sono i tre scrittori schierati alla libreria Feltrinelli di Piazza Piemonte, a Milano, da Comieco per il lancio del concorso letterario “Riciclare? Un classico“. Il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggia base cellulosica, questo il significato di Comieco, ha infatti arricchito quest’anno la propria decennale iniziativa RicicloAperto con questo concorso. Se RicicloAperto ha aperto le porte della filiera cartaria, dal 18 al 20 novembre, di un centinaio di impianti distribuiti su tutto il territorio nazionale, il concorso letterario lanciato settimana scorsa, in collaborazione con la casa editrice Minimum Fax, vede al centro i classici: i tre autori hanno infatti scelto tre libri che fanno parte di quello che il critico russo Bachtin chiamava il “tempo grande” e ognuno ne ha riscritto gli incipit.
Il tempo grande di Batchin
Italo Calvino nel saggio “Perché leggere i classici” spiegava che un classico è tale perché è un monumento, sta lì per sempre. Ma, spiega Piccolo all’Adnkronos “un classico lo si può riscrivere proprio perché è un monumento che sta lì per sempre, nel senso che si può giocare con i classici, come si fa in musica quando si fanno le cover, la sostanza resta lì ferma proprio come un monumento“. Compito dei partecipanti al concorso sarà la continuazione di una di queste tre proposte finalizzata alla riscrittura del libro, condensato però in 4 cartelle. Una giuria, di cui fanno parte anche i tre autori, selezionerà il vincitore a cui andrà un angolo lettura interamente in cartone e una fornitura di libri.
I risultati del riciclo
“In 25 anni di attività, ha calcolato un professore della Bocconi, grazie alla nostra attività si è riciclato l’equivalente di 196 discariche” sottolinea Piero Attoma, presidente di Comieco. Inoltre, continua, “abbiamo più che triplicato le raccolta nell’arco di un decennio e nel 2010 raccoglieremo oltre tre milioni di tonnellate derivanti dal circuito urbano“. In questi dieci anni poi la percentuale di riciclo è passata dal 45,9% all’80% e l’industria cartaria italiana ha utilizzato nel 2009, oltre 5 milioni di tonnellate di macero, quasi il 60% della materia prima utilizzata.