La riduzione delle emissioni di anidride carbonica al 20% entro il 2020, che l’Europa si è data come obiettivo per concorrere a frenare il riscaldamento globale, sarebbe stato quasi raggiunto, secondo le nuove stime dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (Aea). I dati indicano un taglio di circa il 17,3% rispetto al 1990 e quindi quasi raggiunto il suo obiettivo per il 2020 (-20%). In un solo anno le emissioni, per effetto della crisi economica, infatti, sono diminuite del 6,9% (nel 2009 rispetto al 2008). A questo proposito il Wwf Italia lancia una nuova sfida: aumentare l’obiettivo al – 40% al 2020.
RIDUZIONE EMISSIONI CO2 A -40%
“Con riduzioni già ora del 17,3% l’idea che l’Europa tagli le emissioni solo del 20% per il 2020 è ridicola, – afferma Mariagrazia Midulla responsabile clima e energia Wwf Italia – vorrebbe dire smettere di ridurre le emissioni e aspettare il 2020 a braccia conserte. Occorre innalzare l’obiettivo europeo al 40%: questo è in linea con quanto necessario per evitare pericolosi cambiamenti climatici e porterebbe enormi benefici alla popolazione e all’economia dell’Europa, offrendo un reale impulso all’innovazione tecnologica“.
IL RUOLO DELLA RECESSIONE
“E’ vero che la recessione ha contribuito a far scendere le emissioni (specie nei Paesi che non hanno fatto quasi nulla e non hanno una strategia, come l’Italia), – continua Midulla – ma le emissioni europee scendono da diversi anni, anche prima della crisi. L’economia si riprenderà proprio grazie alle nuove industrie a bassa emissione di carbonio, e non agli inquinatori del passato. Ci auguriamo che l’Italia colga questa opportunità, anche industriale, e non svolga sempre il ruolo di chi si oppone all’avanzamento dell’obiettivo per nascondere l’inazione in casa propria: è ora che la nuova economia ‘low carbon’ assuma un ruolo trainante anche da noi” .