Alla vigilia dell’Anno Europeo del Volontariato e del decennale del Libro Verde della Comunità Europea dedicato alla Responsabilità Sociale d’impresa (2011), sbarca in rete l’Osservatorio Socialis (www.osservatoriosocialis.it), il primo punto di incontro e di informazione dove aziende, Associazioni no profit, Università e Istituzioni trovano un luogo di raccolta e di scambio per le iniziative di sviluppo sostenibile, salvaguardia dell’arte e dell’ambiente, risparmio delle risorse, servizi ai cittadini e ai dipendenti.
OSSERVATORIO SOCIALIS
Frutto di oltre 10 anni di raccolta di informazioni e di promozione di iniziative sul territorio da parte di Errepi Comunicazione, alle quali hanno partecipato aziende come Barilla, Boeing, Bracco, Enel, E.On, Chiesi, Costa Crociere, Merck Serono, Vodafone, P&G, Henkel, Novartis, Terna, Unilever e associazioni come Aism, Lega del Filo d’Oro, Coopi, Unicef, Wfp, Wwf, Cipsi, Save The Children, l’Osservatorio Socialis è una piazza virtuale dove le buone pratiche, le esperienze, le idee dei diversi protagonisti dell’impegno nel sociale, nell’ambiente, nella solidarietà e nella cultura possono essere messe a disposizione di tutti, analizzate, prese a modello, promosse e giudicate.
UN PONTE TRA PROFIT, NO PROFIT E ISTITUZIONI
”Il dialogo tra profit, no profit e istituzioni – ha spiegato Roberto Orsi, Direttore dell’Osservatorio Socialis e Presidente di Errepi Comunicazione – ma soprattutto lo scambio di esperienze e di opportunità oggi non può che passare attraverso la rete, che permette ad attori diversi di individuare obiettivi comuni e lavorare insieme per concretizzare progetti che riguardano uno sviluppo sostenibile e duraturo”.
IL VOLONTARIATO IN ITALIA
Alcuni dati sul fenomeno dell’impegno sociale in Italia: le imprese sociali sono aumentate fino ad annoverare oltre 300.000 addetti, per un fatturato di oltre 10 miliardi di euro l’anno. Il volontariato attiva oltre 5 milioni di persone. Il 65% delle aziende con più di 100 dipendenti si impegna nel sociale (solidarietà, arte e cultura, sostegno ai dipendenti, ambiente) con un flusso di finanziamenti che nel 2008 ha sfiorato il miliardo di euro. Sono 43 gli Atenei italiani che prevedono nell’offerta formativa insegnamenti quali etica d’impresa, economia dell’ambiente, fund raising, governo del non profit, motivazione sociale. L’81% delle imprese sostiene la necessità di investire in iniziative per la formazione di nuove figure professionali più attente alle esigenze delle imprese e della società. E infine appare evidente la crescita del ruolo dell’ente pubblico come elemento promotore di sviluppo della comunità.
I TEMI SOCIALI
La struttura dell’Osservatorio Socialis prevede tra l’altro una sezione che accoglie e diffonde studi statistici ed economici prodotti da università ed enti di ricerca (tra i primi un’indagine di AstraRicerche su ”Gli Italiani e la generosità” realizzata per la Lega del Filo d’Oro e uno studio della facoltà di Economia di Tor Vergata su ”Le motivazioni produttive dei dipendenti delle imprese”, una gallery con portfolio fotografici dedicati ai temi del sociale, podcast sulla solidarietà, 4 sezioni di buone pratiche, e un’enciclopedia-dizionario della Csr e della sostenibilità, che verrà aggiornata periodicamente con il contributo degli stessi protagonisti.
COME PARTECIPARE
All’indirizzo [email protected] imprese, associazioni, istituzioni e università possono inviare informazioni, suggerire e promuovere l’apertura di nuove sezioni, proporre partnership o promuovere raccolte fondi per iniziative meritevoli. Tra le prossime iniziative dell’Osservatorio Socialis anche la presentazione del IV° Rapporto nazionale Swg sull’impegno sociale delle aziende in Italia, prevista a Roma il 24 giugno presso l’Auditorium dell’Unicef e patrocinata tra gli altri da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Cnel, Ministero della Gioventù, Ministero Sviluppo Economico, Comune di Roma, Provincia di Roma, Acri, Aidp, Unioncamere, Anima per il sociale.