La perdita di petrolio originata dall’esplosione della piattaforma nel golfo del Messico potrebbe essere molto maggiore di quanto stimato dal Noaa (l’organismo federale americano che si occupa della tutela ambientale delle acque e delle coste marine), forse 4-5 volte di piu’. Lo affermano al New York Times alcuni esperti. La cifra fornita dal governo americano è stata ottenuta con un metodo chiamato ‘Bonn Convention’ basato sui colori dell’acqua, che sono usati per stimare lo spessore della macchia di petrolio: ”Ma questo protocollo è specificatamente non raccomandato per le macchie molto grandi – afferma al quotidiano Alun Lewis, un esperto britannico -, inoltre una sua applicazione corretta dovrebbe dare un intervallo di quantità”.
DI STIMA IN STIMA
La stima iniziale fornita dalla Bp era di 1000 barili al giorno, alzata dal Noaa a 5000 solo una settimana dopo la tragedia. I dirigenti dell’azienda britannica hanno sempre affermato che una stima e’ impossibile. Secondo il quotidiano pero’, due ricercatori del Massachussets, esperti nelle misure del flusso dei geyser sottomarini, erano stati invitati dalla Bp per provare i loro strumenti sulla falla, ma sono stati all’improvviso rimandati a casa.
”Il governo ha la responsabilita’ di chiedere i numeri esatti – afferma Ian McDonald, oceanografo della Florida State university – ho fatto una stima sulle immagini satellitari, e il risultato e’ 4-5 volte maggiore di quanto detto finora”. Intanto il Noaa ha reso noto un primo bilancio dei mezzi messi in campo per bloccare la falla. Secondo il sito dell’agenzia sono al lavoro 13 mila persone, che hanno disposto a difesa delle coste oltre 600 chilometri di barriere di contenimento e assorbenti, e sono stati spruzzati 712 mila litri di sostanze disperdenti.
Golfo del Messico: perdita di petrolio sottostimata, sarebbe 4-5 volte maggiore del previsto
di 18 Maggio 2010 00:10 88 views6
Fabrizio 21 Maggio 2010 il 01:30
riguardo alla fuori uscita di petrolio nel golfo del Messico, il siringone è una buona idea se usato al contrario . invece di succhiare quel poco petrolio che a ben poco serve quando il 95% se ne va in mare (cosi dicono i media) . Il siringone dovrebbe sputare dentro e sopra la perdita cemento e pietre per vedere di chiudere questo disastro , non so se esiste una nave betoniera e non so se esiste un cemento o simile che funzioni in acqua….
Ricky 1 Giugno 2010 il 15:23
Ma nn potrebbero fare un taglio netto sul tubo che c’è in modo da mandare a pari l’altezza e poi chiuderlo con un altra valvola?! cmq quella che hai detto tu nn è una cattiva idea…
BOBO94 1 Giugno 2010 il 21:43
MI VIENE IN MENTE UN TASSELLO DI METALLO QUANDO SI APPENDE UN QUADRO. SI FA UN FORO ED IN QUESTO FORO VIENE INSERITO UN TASSELLO DI METALLO. QUINDI SI AVVITA IL TASSELLO FIN QUANDO QUESTO, DILATANDOSI, NON SI BLOCCA NEL MURO.
BEH!, IL BUCO C’E’. CREINO UN TASSELLO AD HOC, LO INFILINO NEL BUCO E LO FACCIANO DILATARE FINO A BLOCCARE LA FUORUSCITA DI PETROLIO.
IN BOCCA AL LUPO!!!
Salvatore 2 Giugno 2010 il 12:13
Dovrebbero usare una bomba ad alto potenziale che sicuramente ostruirebbe il foro di trivellazione ma che causerebbe una notevole perdita economica alla compagnia petrolifera Bp ecco perchè ancora contiuano ad inquinare il nostro pianeta.Sono dei …………………………Pensavo che il presidente Hobama fosse diverso dagli altri presidenti di Kennedi c’è ne stato solo uno ed è per questo che lo hanno ammazzato!!!!!!!!!!
frenky hause 5 Luglio 2010 il 18:04
secondo me la bp deve essere sterminata
frenky hauso 5 Luglio 2010 il 18:06
andiamo verso l’energia pulita