Eruzione del vulcano Eyjafjallajokull in Islanda: effetti permanenti sul clima della Terra?

di Redazione 574 views2

 L’eruzione in Islanda dell’Eyjafjallajokull ha proiettato nell’atmosfera a una quota di 4/5 Km una massa calda di polveri e gas. Una nuvola in grado di influenzare il clima localmente, ma che potrebbe avere effetti più estesi e più duraturi se parte delle polveri dovessero finire nella stratosfera. ”Se le polveri emesse dal vulcano islandese avranno quantità e soprattutto energia (termica) tale da ‘bucare’ la tropopausa e finire nella stratosfera, potrebbero restare anche anni e determinare cambiamenti climatici più significativi”, dice Vincenzo Ferrara, esperto di clima dell’Enea alla luce delle nuove rilevazioni sulle correnti in quota e l’andamento dei venti.

IL BLOCCO ATLANTICO
Un nucleo di alta pressione al largo delle coste irlandesi, accoppiato ad una bassa pressione sulle Azzorre, ha formato nell’area una configurazione della circolazione atmosferica nota ai meteorologi con il nome di ‘blocco atlantico’. Questa configurazione, caratterizzata da venti intensi da nord sull’Europa, è in grado di persistere per diversi giorni e sta ‘spingendo’ rapidamente la nube di polvere verso il sud d’Europa, dove la nube – secondo gli esperti di clima dell’Enea – ha trovato le condizioni ideali per disperdersi sul continente. L’eruzione sta causando gravi danni al traffico aereo.

LE CONSEGUENZE SUL CLIMA
Per l’eruzione dell’Eyjafjallajokull la situazione è aggravata dal fatto che la nube intercetta gran parte delle rotte polari fra Europa e America del Nord. Oltre alle conseguenze sul traffico aereo potranno esserci effetti rilevabili anche sul sistema climatico. Le polveri e l’anidride carbonica prodotte dalle eruzioni vulcaniche generano effetti contrastanti sulla temperatura. L’aumento di anidride carbonica tenderebbe ad aumentare temporaneamente l’intensità dell’effetto serra. Tuttavia l’effetto di gran lunga più rilevante è quello dovuto alle polveri.

EFFETTO SERRA AMPLIFICATO
A seconda della consistenza e del tipo di eruzione, la nube vulcanica forma uno strato di polveri che può arrivare – secondo gli esperti dell’Enea – anche a rivestire tutta l’atmosfera terrestre. Questo strato funziona da schermo e da specchio per la radiazione solare provocando un importante riscaldamento della stratosfera (sopra la nube) e un raffreddamento dei bassi strati dell’atmosfera (sotto la nube)”.

ACCELERAZIONE DEL RISCALDAMENTO GLOBALE
Le conseguenze di un’eruzione particolarmente ricca di composti attivi dal punto di vista dell’interazione con la radiazione solare (solfati), vengono osservate solitamente durante i due anni successivi all’evento. Il riscaldamento della stratosfera puo’ superare (come nel caso dell’eruzione del Pinatubo nel Giugno 1991) gli 0.5 gradi centigradi a scala planetaria con conseguente impatto su tutta la circolazione atmosferica. Nella bassa atmosfera le conseguenze delle eruzioni sull’abbassamento delle temperature globali sono meno evidenti anche se nel passato si sono verificati casi eccezionali: l’eruzione dell’Aprile 1815 del Monte Tambora in Indonesia ha provocato un tale abbassamento della temperatura da trasformare il 1816 in un anno senza estate”.

Commenti (2)

  1. il che, riguardo a tutto ciò che si dice sui gas di scarico del traffico e degli impianti di riscaldamento, trasforma automaticamente gli allarmi per l’effetto serra per cause umane in un colossale falso allarme: basta una nuvola di polveri vulcaniche un po’ più consistente e proiettata a velocità per causare effetti catastrofici. E dio solo sa quante eruzioni ci sono ogni anno, l’anno scorso il Chaitén, altri anni il Chichón, il Pinatubo, l’Etna… Nel 1816 non c’era traffico urbano né consistenti scarichi industriali eppure non c’è stata l’estate. Ciò non vuol dire che l’inquinamento da polveri e gas di scarico sia salutare, anzi si cerchino energie alternative, i nostri polmoni ringrazieranno, ma, per favore, la si smetta di terrorizzare il mondo con dei falsi allarmi come lo scioglimento dei ghiacciai come effetto dell’attività umana. Per favore.

  2. L’eruzione vulcanica, dunque, ci proteggerà un po’dal temuto “effetto serra”, responsabile dell’aumento globale delle temperature e scioglimento dei ghiacciai. Gli scienziati stavano cercando un rimedio all’effetto serra, ipotizzando l’effetto “specchio”, per deviare parte dei raggi solari, effetto che ci regala ora, in modo del tutto naturale, la polvere vulcanica. Qualche estate meno rovente sarà molto gradita.

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