Tartarughe marine, una sopravvivenza dura e faticosa: non solo inquinamento, ma anche il pericolo di venire uccise accidentalmente dai pescherecci. Un nuovo studio, pubblicato su Conservation letters, descrive un quadro allarmante degli effetti che le varie modalità di pesca hanno sulla vita (e morte) di queste testuggini. La nuova analisi sottolinea come gli ami e le reti utilizzati per la pesca commerciale rappresentano un vero pericolo per la vita delle tartarughe marine: negli ultimi 20 anni più di otto milioni di esemplari sono morti dopo essere state pescate ”per sbaglio” dai pescherecci e, solo nel Mediterraneo, sono migliaia le tartarughe caretta caretta, che ogni anno vengono uccise dalla pesca con palangari e a strascico.
LE CATTURE ACCIDENTALI DI TARTARUGHE MARINE
Un team di ricerca, guidato dai biologi Bryan Wallace del Conservation International di Arlington, in Virginia, e Rebecca Lewison della San Diego State University in California, hanno esaminato nel dettaglio le relazioni di tutte le catture accidentali delle tartarughe avvenute tra il 1990 ed il 2008. Dai dati raccolti sono tre le tecniche di pesca che si aggiudicano il primato negativo: a strascico, in cui una rete generalmente a forma conica viene trainata sul fondo del mare da una piu’ barche, con palangari, attraverso cioé delle ”trappole” con 100 o più ami insieme, ed ultima quella ad imbrocco. Quest’ultima tecnica, il cui primato ‘negativo’ è aggiudicato dal Mar Adriatico, intrappola la testa del pesce – che non viene immobilizzato non riuscendo piu ad andare ne’ avanti ne’ indietro – nella maglia della rete che viene lasciata generalmente alla deriva sotto l’azione dei venti e delle correnti.
AREE A RISCHIO
I ricercatori inoltre, basandosi su osservazioni dirette svolte a bordo ed interviste con i marinai, hanno puntato il dito su due aree particolarmente delicate: Pacifico orientale e Mediterraneo. In queste zone infatti i tassi di pesca accidentale delle tartarughe sono molto elevati al punto tale da definirle ”aree a priorità urgente di conservazione”. E’ stato stimato che nel Pacifico, lungo le coste della Baja California in Messico, migliaia di testuggini in vie d’estinzione vengono catturate dagli ami della pesca per il tonno e nel nostro, piu’ vicino, Mediterraneo altrettante muiono nelle reti delle pesca a strascico e imbrocco.