Il Sistri è “poco efficace e troppo oneroso. Non a caso il settore è in allarme e non certo per timore di lasciar venire alla luce irregolarità, quanto per gli alti costi che esso comporta, senza il vantaggio di avere realmente arginato il fenomeno delle ecomafie“. Claudio Rispoli, chimico ed esperto di gestione rifiuti, opera da 23 anni nel settore (in particolare in quello dei rifiuti pericolosi) ed è a diretto contatto con gli operatori i quali, racconta all’ADNKRONOS, sono “molto preoccupati” per una serie di aspetti relativi al nuovo sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Le criticità sono molte e la prima “appare persino banale, ma è cruciale: al di là delle valutazioni di merito sul disegno complessivo, resta il fatto che chi vuole continuare a smaltire illegalmente i rifiuti potrà continuare a farlo perché ovviamente non si iscriverà al Sistri. Ecco, quindi, perché tale sistema è di fatto un’arma spuntata contro le ecomafie“.
TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI?
Non solo. “Per le aziende che gestiscono rifiuti i costi saliranno e questo in un momento di crisi economica come quello attuale non è certo un fattore irrilevante. Tali incrementi di costi potrebbero, in alcuni casi, essere causa di diminuzione di organici o, per i trasportatori, di vendita di veicoli. Lungo la catena gli oneri ci sono per tutti: produttori, trasportatori e destinatari finali. Quanto ai primi – osserva Rispoli – esistono migliaia di piccole aziende che producono rifiuti e che non hanno né la capacità informatica, né le disponibilità tecnologiche per mettere in atto il nuovo sisitema (che richiede iscrizione e dotazione di chiavetta token Usb con i relativi costi). Senza contare che ci sono zone dove non c’e’ neppure la necessaria copertura Adsl“. Per i trasportatori, fa notare, “i costi sono anche piu’ alti visto che sono tenuti a dotarsi di sistemi satellitari per consentire il controllo dell’automezzo durante il percorso“.
IL SISTRI
“Ci sono poi degli aspetti normativi ancora non definiti“, rimarca l’esperto. Il Sistri, per fare un esempio, sostituisce gli attuali documenti di gestione rifiuti (registri, Mud, formulari) ma il decreto ministeriale che lo istituisce nulla dice a proposito delle sanzioni attualmente vigenti per la omessa o incompleta compilazione di questi documenti. Apparentemente, quindi, restano comunque in piedi, allo stato attuale delle norme, le sanzioni previste dal decreto legislativo 152 del 2006, il cosidetto Testo Unico Ambientale. Previsioni sanzionatorie in virtu’ delle quali gli operatori per il momento devono continuare a produrre registri, Mud, formulari, oltre che quanto previsto dal Sistri.
I RIFIUTI PERICOLOSI
“Il Sistri – fa notare Rispoli – è nato sulla scia del sistema di controllo adottato in Campania durante l’emergenza, il cosiddetto Sitra, che ha mostrato evidenti lacune e problematiche di funzionamento“. C’è poi da dire, prosegue, che “il nuovo sistema non fa chiarezza anche su altre questioni: il 50% dei rifiuti italiani, soprattutto quelli pericolosi, è destinato ad impianti di smaltimento finale all’estero (Francia, Germania, Austria). Come verrà gestito dal Sistri il tratto italiano percorso dai trasportatori stranieri?“.
C’è dell’altro. “Aprendo il sito del Sistri – dice – si legge che, in caso di gravi difficoltà applicative del sistema, un pronto intervento è garantito entro 72 ore, ma e’ un tempo infinito per chi è sul campo e sta caricando o scaricando rifiuti“. L’assitenza, insomma, “deve essere garantita in tempo reale”.
TEORIA E PRATICA
Insomma, rileva Rispoli, “nessuno si oppone all’adozione dei sistemi informatici e di implementazione di controllo, ma è la modalità del Sistri che non funziona. Si potevano e si potrebbero sviluppare sistemi meno vessatori e più efficaci. Questo decreto ministeriale – conclude – si basa su un concetto di tracciabilità dei rifiuti parziale e superficiale essendo la realtà molto più complessa. Il Sistri, infatti, non è in grado di colmare lacune preesistenti che spesso invalidano la tracciabilità. Mi riferisco in particolare al sistema delle autorizzazioni con cui operano gli impianti di smaltimento o di recupero. Un sistema fortemente disomogeneo sul territorio a volte anche fra province adiacenti. Tale disomogeneità crea notevoli difficoltà non solo agli operatori ma anche agli enti di controllo. Se, infatti, i quadri prescrittivi su cui si basano le autorizzazioni cambiano così fortemente sul territorio, i rifiuti con piu’ facilita’ si ‘perdono’“. In altre parole “il Sistri riesce a tracciare i viaggi compiuti dai rifiuti, ma non sana storiche inefficienze relative a quel che succede dentro gli impianti autorizzati sia di smatimento che di recupero. Inefficienze che inficiano alla radice la tracciabilità, nonostante il Sistri“.
Andrea 18 Gennaio 2010 il 19:32
Ho letto il decreto e penso che siamo arrivati alla follia. Ma questi nostri legislatori sanno di cosa stiamo parlando? sanno qual’è la realtà delle piccole aziende del settore? lo dico io: no, non lo sanno. Vogliamo paralizzare il settore? bene, ci state riuscendo. Sono adempimenti che dire allucinanti è fargli un complimento…. bravi, così si combatte l’ecomafia! sigh!
claudio 22 Gennaio 2010 il 15:53
Del SISTRI non se ne parla, fatelo sapere alle testate giornalistiche! il sistema è assolutamente inapplicabile per moltissime realtà, non risolve dubbi in merito al corretto smaltimento che ci portiamo dietro da anni, i tempi di adeguamento e i costi sono a dir poco allucinanti (e ricadranno tutti sui produttori onesti in un modo o nell’altro)
Una riforma seria e informatizzata del settore è assolutamente necessaria ma dovrà essere fatta dopo una revisione generale condivisa in merito ed una seria sperimentazione.
Oltretutto questo DM è stato pensato all’oscuro di tutti i soggetti interessati senza condivisione.
Per carità non facciamolo partire ! aggiunge caos al caos con il risultato di favorire ancora di più gli illegali e le ecomafie
Paolo 22 Gennaio 2010 il 22:07
Sono inorridito!!!
Faccio parte di una delle maggiori associazioni d’impresa d’Italia e mi occupo di salute, sicurezza e ambiente.
Il SISTRI checché ne dicano i nostri rappresentanti confederali è un’oscenità!!!!!!
Per le piccole imprese è insostenibile! Sia in termini di costo che di logistica.
Vi garantisco che chi vuole fare il furbo continuerà a farlo e molto più di prima, mentre i poveri cristi che tacciono e si adeguano si beccheranno una mazzata come al solito!!
Se fossi un imprenditore straccerei immediatamente la tessera dell’associazione a cui appartengo, perché il SISTRI non ha bisogno di piccoli aggiustamenti come vogliono farci credere, deve essere assolutamente abolito per i piccoli imprenditori che potrebbero benissimo continuare a seguire l’iter tradizionale rispettando ampiamente le leggi!!! Per colpa di una marmaglia mafiosa, sconsiderata e senza vergogna adesso a pagare saranno anche quelli che fino a ieri si sono svenati per adeguarsi!
Parlo di aziende che per smaltire correttamente 100 kg d’olio all’anno hanno sempre speso una fortuna in abbonamenti, spese di trasporto ed esami!!!!!!
Ed ora a queste spese che non diminuiranno, anzi lieviteranno visto che questi costi li devono sostenere anche i gestori/trasportatori, si andranno ad aggiungere l’acquisto di sistemi informatici, connessioni adsl e chi più ne ha più ne metta!
Che i controlli siano fatti ai gestori dei rifiuti che smaltiscono impropriamente e illecitamente tonnellate di rifiuti tossici all’anno, che fermino tutti i camion che entrano ed escono dalle aziende del settore rifiuti! Che controllino i formulari!
Le PMI saranno come sempre quelle che se la prenderanno in saccoccia!!!
E i nostri rappresentanti quando si incontrano al Ministero fanno buon viso a cattivo gioco!!
Sperano nel business invece di tutelare le imprese!!!!!!! Questo lo dovete sapere!!! Ve lo dice uno che ci lavora e che parla faccia a faccia con gli imprenditori!!!
E ora ho il terrore di raccontare agli imprenditori cosa NON abbiamo fatto per contrastarlo!!
Questa cosa era da bloccare sul nascere, le aziende dovevano essere esortate a scendere nelle piazze…invece adesso come al solito ci toccherà far digerire l’amaro boccone a migliaia di imprese che hanno sempre operato correttamente e che tirano a campare soprattutto in un periodo di crisi come questo!
Scusate lo sfogo ma dopo tanti anni di questo lavoro mi stupisco di come possa un sindacato datoriale, non pensare realmente al bene dei propri associati, ma solo a fare bella figura con i governanti e sperare sempre in un introito.
Diffondete questa verità! Se siete imprenditori andate a tirare per la giacchetta i vostri rappresentanti…e se avete amici imprenditori esortateli a farlo!
E che il Governo trovi un altro sistema per combattere la mafia dei rifiuti!
Ora basta, la campagna elettorale dell’ “Abbiamo risolto il problema rifiuti ” deve finire.
Piccoli imprenditori italiani, colonna dell’economia nazionale! Vi prego, se ci siete battete un colpo!!!
matteo 28 Gennaio 2010 il 13:39
il sistri, da parte mia è una pura forma di dittatura. E ki ne paga le conseguenze sono come al solito le microimprese. matteo
Emanuele 29 Gennaio 2010 il 15:41
Lavoro in una piccola azienda di smaltimento rifiuti, e non sono affatto allarmato come voi dall’entrata in vigore di SISTRI, ho effettuato l’iscrizione online in 10 minuti, iscrivendo produttore, trasportatore, d15, d9, intermediario, l’operazione e semplicissima. i costi sono di circa 2300 € all’anno ma considerando che non dovrò più stampare formulari ne registri ne perdere mesi dietro al MUD l’effettivo peso economico si riduce. Inoltre la tracciabilità del rifiuto arriverà abbastanza efficacemente dal produttore fino al trattamento, evitando che i d15 facciano confusione. Questo è il principio di un processo di modernizzazione che non spaventa affatto chi lavora alla luce del sole, come tutti noi. Emanuele
Paolo 1 Febbraio 2010 il 13:19
Bravo, ma voglio vederti quando arriverai con il tuo mezzo dai produttori, chi sarà iscritto e chi no, chi avrà la chiavetta o chi avrà delegato terzi, beh, tu hai fatto il tuo dovere correttamente…ma purtroppo il SISTRI non è solo l’iscrizione on-line….
Gianfranco 3 Febbraio 2010 il 10:52
Ho trovato questa azienda che si occupa di software gestionali per i rifiuti, http://www.csgroup.it , non mi sembra che il sistri porti grandi problemi l’articolo che hanno messo è invece molto chiaro ed esauriente, dategli una letta.
Andrea 10 Febbraio 2010 il 09:31
Caro Emanuele, come hai fatto a fare l’iscrizione in 10 minuti se il contenuto stesso dell’iscrizione è incerto? esempio: veicoli. Te hai inserito solo i veicoli a motore o anche i rimorchi? sul DM fa riferimento ai veicoli senza specificare senza o con motore, sulle sito SISTRI fa riferimento ai veicoli a motore. Piccolo particolare… che validità legale hai il sito per poter dare questa precisazione? piccolo particolare… il codice della strada include nei veicoli anche i rimorchi? e dunque? quello che si firma con l’iscrizione è un atto notorio perseguibile penalmente in caso di falso.
Meditate gente…. meditate… questo DM è stato fatto con i PIEDI!!!!!!!
Giancarlo 24 Febbraio 2010 il 20:16
Ho una ditta di autospurghi la quale ritiro i liquami da fosse settiche da abitazioni private(produttore) come mi devo comportare in tal caso.
MARIO 24 Febbraio 2010 il 22:56
Cari colleghi sono un piccolo trasportatore di rifiuti per conto di terzi.
A mio avviso tutto questo penalizza i soliti iscritti, autorizzati, dichiarati e onesti.
Personalmente condivido il sistema informatizzato, ma come sempre il tutto viene studiato da personale che della realtà lavorativa in cui siamo costretti ad operare ne sà ben poco. E’ impensabile rispettare tempi di caricamento dati e organizzare trasporti quando il lavoro giornaliero comporta innumerevoli telefonate e problemi; figuriamoci quanto assurdo può essere il tutto nei brevi trasporti. Nel mio caso, ad esempio, si opera con container di piccole dimensioni (2,5 mc.) saltando da un cantiere all’altro (spesso gestiti da piccole imprese, artigiani e privati), figuratevi se è fattibile andare e venire dalla sede legale per caricare dati, rischiando magari che questi ultimi non coincidano con i rifiuti successivamente trovati nel container da scambiare. E a quel punto?
Inevitabilmente tutto si inceppa!
Rischiando di effettuare trasporti con dati errati, incompatibili con il carico, e l’inevitabile conseguenza di dover rientrare in sede legale per ricaricare la chiavetta ed in un secondo momento ritornare dal produttore per terminare il lavoro.
Cosa volete che vi dica, mi sembra tutto così surreale…
wanda 4 Marzo 2010 il 18:01
Scusate ma io che sono produttore di rifiuti, come faccio a fare il carico on-line 8 ore prima che venga ritirato se non sono in grado di pesarlo? il mio smaltitore attualmente pesa il rifiuto all’arrivo e mi comunica il peso calcolato a destinazione.
Grazie.
Marco 9 Marzo 2010 il 12:06
Salve a tutti, sono parrucchiere e con le lamette usate e batuffoli di cotone sporcati di sangue produco rifiuti pericolosi.
Spendo circa 25,00 € all’anno per comprare lamette e cotone.
Spendo 55,00 € + iva all’anno per pagare l’azienda che mi ritira i rifiuti pericolosi.
Facevo il Mud e spendevo i 5,00 € di raccomandata, ora dovrei dovrei spendere 120,00 € (così mi è stato detto) per l’iscrizione al Sistri!!! alla faccia della riduzione dei costi!
PS: ma nei 120,00 € è compreso anche il costo della chiavetta o ci sarà un costo aggiuntivo?
EMILIANO 10 Marzo 2010 il 00:40
SE NON VOLETE FINIRE DI LAVORARE NON ISCRIVETEVI AL SISTRI
NICOLA 10 Marzo 2010 il 23:23
INCREDIBILE!! SAPETE COS’E’ IL SISTRI ? IL SISTRI E’ L’ULTIMA INVENZIONE CHE I NOSTRI PARLAMENTARI HANNO TIRATO FUORI, A LORO DIRE, PER SMANTELLARE LE ECOMAFIE E PER FAR DIMINUIRE IL LAVORO NERO . DI NERO C’E’ SOLO IL FUTURO DELL’ITALIA SOSTENUTA DALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DESTINATE A SPARIRE PER NON POTER PIU’ FARSI CARICO DI NUOVE SPESE ASSURDE. COLPITI DA QUESTO DECRETO DISASTROSO SONO I PRODUTTORI E I TRASPORTATORI DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI (AUTOCARROZZERIE-ELETTRAUTI-GOMMISTI-AUTODEMILITORI-ELETTRICISTI-IDRAULICI-BARBIERI-PARRUCCHIERI-CENTRI DI ESTETICA-FALEGNAMERIE-AGRICOLTORI-INDUSTRIE-COLORIFICI-IMPRESE EDILI-ECC…….)
IL SISTRI IL SISTEMA PIU’ COMPLESSO CHE ABBIANO POTUTO INVENTARE ANCHE DA QUANTO SI EVINCE DALLA NON DISPONIBILITA’ ALL’APPLICAZIONE DELLO STESSO DA PARTE DELLE ALTRE NAZIONI EUROPEE, E’ FRUTTO DI PERSONE CHE NON SANNO COSA SIGNIFICHI LAVORARE.
UN SISTEMA CHE E’ POCO EFFICACE E MOLTO ONEROSO, CI FARA’ SBORSARE INGENTI SOMME DI DENARO PER ISCRIZIONE ,CONTRIBUTO ANNUO ,CONTRIBUTO PER OGNI MEZZO DI TRASPORTO, SOFTWARE E CHIAVETTE USB, SCATOLE NERE- ECC….NON SIAMO MAFIOSI MA LAVORATORI !!!!! LE CONTRADDIZIONI SU QUESTO DECRETO SONO MOLTE MA UNA APPARE BANALE E CRUCIALE: CHI VUOLE CONTINUARE A SMALTIRE ILLEGALMENTE I RIFIUTI POTRA’ CONTINUARE A FARLO PERCHE’ OVVIAMENTE ” NON SI ISCRIVERA AL SISTRI”
DICIAMO NO AL SISTRI !!!1 TUTTI A LECCE IN PIAZZA MAZZINI SABATO 27 MARZO INIZIO MANIFESTAZIONE ORE 15:00 DATE LA VOSTRA ADESIONE CON UN
” SI CI SARO”
stefano 15 Marzo 2010 il 18:45
il sistri è la più grande stupidaggine degna del ns ministero e ministro dell’ambiente….ma scusate:anche se si volesse essere tutti (e purtroppo non lo siamo) onesti e ottemperanti delle leggi, secondo voi il sistri impedisce lo smaltimento abusivo di tutti i rifiuti pericolosi? esempio: 100 pneumatici….un produttore potrebbe scaricarne 20 con il sistri e i restanti darli a chiunque.
E comunque la cosa che da più fastidio per le imprese già in difficoltà, è questa iscrizione obbligatoria….vorrei vedere che nessuno si iscrivesse, quante pratiche di contestazione dovrebbero gestire???
Ultima considerazione:se sanno già tutto delle nostre aziende, perchè non dotarci solamente dei dispositivi elettronici e risparmiarci ulteriori seccature legate all’iscrizione al sistema sistri.
Marta 16 Marzo 2010 il 22:58
Ho una piccola azienda di trasporto e a volte preferiamo
cambiuarci l’olio ai veicoli in azienda, ho sempre smaltito corretamente i rifiuti
e inviato il Mud adesso ci ritroviamo con un aggravio di costi
mentre chi fa il furbo continuerà a farlo
luciano 17 Marzo 2010 il 00:19
Ma! a me pare che la lingua batta dove il dente duole. Il Sistri non è ancora attivo (e quindi nessuno lo ha usato) e già si lamentano così tante persone? La cosa è un po’ sospetta.
dani 25 Marzo 2010 il 21:26
Faccio la parrucchiera da 45 anni ma questa volta siamo arrivati alla follia vera e propria!!!! con questa legge si mettono in ginocchio migliaia di parrucchieri. per smaltire 20 lamette e un centinaio di tubi di tintura vuoti all’anno bisogna spendere più di 500 euro. Perchè la legge colpisce solo gli artigiani? I milioni di lamette usate dei comunissimi rasoi e tubetti di tinture fatte in casa dai normali cittadini che ogni giorno vengono buttati nelle immondizie dalle famiglie italiane forse non inquinano se inquinano? I parrucchieri consumano forse l’1% del fabbisogno nazionale di lamette ed il 10% delle tinte il rimanente 90% sono in vendita nei supermercati e profumerie. Chi ha partorito e appoggiato una simile idea è meglio che si faccia vedere perchè sicuramente le rotelline non sono al posto giusto. FATE I SERI E NON I BURATTINAI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
g.s.t. 26 Marzo 2010 il 16:41
con questo sistema saro costretto a chiudere perche a una certa eta quasi da
pensione saro costretto a chiudere anche perche una grande azienda di
patatine dopo 30 anni di lavoro mi a dato il benservito senza sapere il perche
Jasty 20 Aprile 2010 il 16:51
Salve ragazzi ho una s.r.l. ed è titolare di un ambulatorio odontoiatrico io non riesco a capire chi fa le leggi ?? vi spiego questo mio dubbio, uno studio dentistico deve avere l’obbligo del contratto dei rifiuti speciali ( e sono d’accordo ) ma essendo un professionista il titolare non è obbligato a tenere il registro carico /scarico e tanto meno a fare il mud
ora io dico che differenza c’è tra un professionista che ha le stesse attrezzature e produce rifiuti come quelle di una s.r.l. o ditta individuale che gestisce uno studio dentistico?? queste sono le cose strane delle leggi, per non parlare delle persone che purtroppo devono farsi delle insuline punture e altro a domicilio le loro belle siringhe vengono buttate nei rifiuti normali con il rischio come capita ed capitato ad un mio amico (operatore ecologico) di prendere un sacchetto e pungersi con una siringa, oppure io ho il contratto per lo smaltimento dei toner (consumo uno ogni due anni circa) mentre che ha le stampanti a casa non fa altro che gettarle nei cassonetti (tranne quelli responsabili) E’ QUESTO CHE NON CAPISCO. Ecco perchè il SISTRI è una presa per il c……..non fa altro che aggravare chi non ha la possibilità di saper gestire un pc ecc. L’Italia sta diventando un paese complicato, dove più cose complesse si devono affrontare è più facile fare i FURBI. che dire ???????????????
Luigi 22 Aprile 2010 il 23:42
Per i colleghi parrucchieri, voglio comunicarvi che ‘per quanto ci riguarda,NON SIAMO OBBLIGATI A FARE L’ISCRIZIONE AL SISTRI!!!!!! collegatevi al sito del sistri e vedete: i soggetti destinatarie categoriedi iscrizione.
Per favore diffondete la notizia!!! salvaguardiamoci i nostri interessi!
Stradivari 13 Maggio 2010 il 12:13
Butta un sasso nello stagno…onde
Butta il sasso in un pozzo…tonfo
Butta il sasso in pozzanghera…schizzi
Francesco 29 Maggio 2010 il 19:17
La tracciabilita’ dovrebbero darla ai nostri politici, cosi’ tra cricche, escort e giullari di regime vediamo dove vanno, e, poi dopotutto anche loro sono rifiuti pericolosi, dannosi per l’ambiente nel quale viviamo
Ilaria 16 Giugno 2010 il 12:37
Sono l’unica impiegata di una piccola ditta di trasporti in conto terzi, avrei bisogno di un semplice chiarimento…………..i miei compiti sono in ditta sono : registrare i formulari, stampare i registri e il MUD, precisamente tutte quelle operazioni che con l’arrivo del SISTRI verranno eliminate!!!!!!!!, con questo cosa vuol dire che perderò il lavoro perchè non ho più niente da fare????????? Vorrei ringraziare chi ha inventato questo fantastico sistema, chiedendogli chi continuerà a mantenere la mia famiglia e quella di tantissima altra gente che rimarrà disoccupata??????????
Con la crisi del giorno d’oggi e la carenza di posti di lavoro è fantastico sapere che si rischia di perdere uno dei pochi posti di lavoro sicuri !!!!!
mirco 8 Settembre 2010 il 00:02
io sono un gommista autoriparatore da 25 anni ditta idividuale con moglie e 2 bimbi piccoli con il sistri mi tocca chiudere non riesco piu a tenere dietro a tutto.chi dà da mangiare alla mia famiglia io chiedevo solo di tirare avanti ma non riesco piu.e con questa crisi non si trova da lavorare.un grazie anche alle cooperative di lavoro.scusate ma a volte mi viene voglia di morire ma penso hai miei bimbi e non lo faccio ma manca sempre un pelo.grazie a tutti i goveni di sinistra e di destra tanto voi tirate avanti a nostre spese .. sono molto demoralizzato da questo sistri.io volevo solo lavorare e vivere.
Marco 24 Settembre 2010 il 15:12
vorrei sottolineare che infilare e togliere le chiavette usb 50 o 100 volte come dovrebbe accadere per un impianto di destinazione distrugge qualsiasi computer.
Per togliere la chiavetta USB bisogna “disinstallarla” dal hardware. Questa operazione richiede in generale circa un minuto.
A questo punto forse era meglio usare una smart card. Complicato per complicato….
angelo 12 Ottobre 2010 il 17:40
ho una piccola ditta di spurghi, prelevo prevalentemente da privati fosse biologiche o similari, vorrei chiedere se quando l’operatore svuota la fossa e poi si accorge che nel luogo dove ha caricato non c’è campo per la trasmissione dei dati che fa?
Giuseppe 24 Ottobre 2010 il 18:48
se abbiamo una visuale completa di chi produce rifiuti,diciamo che la legge potrebbe andare,ma a mio avviso,anche perchè mi rendo conto della situazione locale,sta legge fà acqua da tutte le parti.Ci sono il 50% dei produttori di rifiuti che lavorano in nero e quindi smaltiranno i propri rifiuti in nero
Ivan 6 Novembre 2010 il 23:35
Per il momento ho pagato 600 euro per black box, chiavette e istallazione. Perso 2 giornate lavorative ma…non è ancora finita.
2 settimane fa mi hanno chiamato dal ministero dicendomi che avrebbero mandato un tecnico a controllare la corretta istallazione delle black box. Il tecnico è venuto ma le black box le ha immediatamente cambiate dicendomi che tutte quelle istallate fino ad ora non funzionano!!! Tutti soldi buttati!!! Inoltre il 18 novembre c’è un’udienza dove si decideranno le sorti del sistri (a parte il magna magna e la segretazione dell’appalto) pare che il sistri provochi uno svantaggio per gli italiani rispetto agli altri europei quindi potrebbe non esser applicabile.
Infine, ho provato a usarlo (come indicato dal decreto del 1 ottobre) ebbene, non funziona o funziona al terzo, quarto tentativo, poi la chiavetta in alcuni computer si apre in altri no…insomma da ogni cliente sono 30 – 60 minuti persi!!! W la semplificazione!!!
immacolata 16 Novembre 2010 il 17:48
salve a tutti sono la moglie di un meccanico che possiede una piccola officina in un paese di provincia, noi come tutti voi già paghiamo lo smaltimento dei rifiuti speciali e le disposizioni in merito al sistri mi sembrano proprio una presa in giro. Il problema è molto complesso perchè se io devo tramite il sistri fornire la tracciabilità dei rifiuti allo stesso tempo dovrebbe essere vietata la vendita dell’olio ai privati cittadini chi si recano in un autoricambi o in un supermercato e che non sempre vanno dal meccanico a cambiarlo la stessa cosa vale anche per le altre categorie che sono obbligate a questo percorso.Quante tinture si vendono nei supermercati, quanti diserbanti, quanti concimi, antiparassitari, lamette e tante altre cose che comunque continueranno ad andare dove sono state smalite fino ad oggi. Quindi noi che già paghiamo pagheremo sempre di più ma le cose non credo proprio che cambieranno
daniel 17 Novembre 2010 il 18:01
dal 2 novembre
dopo avere ritirato la chiavetta, (16euro) + 120 di iscrizione,
ho lanciato il programma specifico:””SU PIATTAFORMA MAC)””,
il tutto si è bloccato, e non riesco + ad accedere al sito.
Ho ripetutamente chiamato il N° verde assistenza, nemmeno oro sono stati in grado di aiutarmi…..Mi hanno fatto scrivere una mail a: “””[email protected]””””
illustrando i miei problemi…
Oggi a distanza di 15 giorni, non ho risolto il problema,
e sto aspettando ancora una risposta alla mail inviata…
Scrivete anche voi a l suddetto indirizzo, BOMBARDIAMOLI !!!
So che se fregano…
tanto alla fine pagheremo noi!!!
se avete suggerimenti da darmi sul problema, accetto volentieri..
Paolo 20 Novembre 2010 il 00:23
Sono un parrucchiere e penso che qst SISTRI è una boiata colossale ! 30 lamette all’anno e 3 tubi di tinta ogni 2 anni.E gli altri 30 milini di Italiani che si fanno la barba in casa…o la tinta?Cmq o sentito 6 “voci” e ognuno da la sua interpretazione…infine la CNA m’ha detto che per noi parrucchieri non è obbligatorio iscriversi…se c’è qualche collega… mi contatti.
[email protected]
max 26 Novembre 2010 il 00:15
sono un autoriparatore con officina di medie dimensioni mi domando : dopo aver pagato 120.00 euro ad aprile 2010 x iscrizione sistri finalmente in data 24/11/2010 vado a ritirare la chiavetta usb con appuntamento alle h 12.00 del 24/11/2010 arrivo con mezz ora di anticipo prendo il numero strano l appuntamento e x le h 12.00 in teoria se ce un appuntamento nn dovrei prendere il numero va beh !!!!!!!!!!!!dopo un 1 ora e 40 minuti passo nn 10 min o 15 minuti ben 1h e 40 minuti con appuntamento alle h 12.00 arrivato con mezz ora di anticipo nn capisco ma mi adeguo pero la cosa che mi fa essere molto ma molto amareggiato x nn dire altro e : ho pagato ad aprile 2010 l iscrizione al ritiro chiavetta altri 16.00 euro ma il bello deve arrivare i codici segreti in busta chiusa x accedere al sistri e quindi effettuare il carico e lo scarico nn si riescono a leggere tutti sfocati o sovrapposti quindi ho pagato x l anno 2010 ma nn posso usare il sistema nella mia condizione da quello che mi e parso di sentire nn sono il solo
EMANUELE 13 Dicembre 2010 il 12:38
Dal mese di aprile, quando ho ricevuto l’USB, assolutamente fuori uso, sono riuscito a farmelo riparare dal callcenter il 24.11.2010 – dopo ben 7 MESI – inqualificabile !!!!
Con il token riparato, sono riuscito a simulare la movimentazione di carico solamente per due volte. Altri tentativi per fare qualche esercizio e, magari, per cominciare a registrare almeno i carichi, falliscono regolarmente, pur avendo utilizzato esattamente le stesse procedure delle prime due volte e secondo le procedure indicate sal Sistri. L’USB si inceppa, per una ragione o per l’altra.
1° – la grandissima vergogna è rappresentata dal fatto che un “attrezzo” così importante come l’ USB non sia accompagnato da alcun certificato di validazione, visto che addirittura trattasi di un oggetto emesso da un Ministero, che dovrebbe avere dimestichezza con le certificazioni – Vorrei conoscere il parere del Ministro, a tal proposito.
2° – se quella cineseria non funziona, come effettivamente dimostra di non funzionare regolarmente, ogni registrazione rischia di bloccarsi, senza, per questo, riuscire ad eseguire le varie operazioni di carico e scarico e svolgere normalmente operazioni che dovrebbero richiedere non più di mezz’ora
3° – E qui la dolente nota: poichè in Italia prima vengono le sanzioni e poi, eventualmente, vengono dati alla gente i mezzi giusti per evitarle, anche per il Sistri sembra verificarsi la stessa storia, poichè c’è una gran premura di emanare le sanzioni, senza neppure concedere alle aziende il minimo beneficio di inventario delle caratteristiche di efficienza, funzionalità e, soprattutto di ripetitività della qualità richiesta alla cineseria consegnata.
4° – E’ lungi da me l’ombra maliziosa che le sanzioni debbano partire subito, anzi, “subitissimo” se non per una ragione ben prevista, ovvero: tutti quelli che non sono riusciti a soddisfare le esigenze del Sistri, incorrendo in ritardi e/o imprecisioni, non importa se le cineserie funzionano o no, comincino a pagare immediatamente le sanzioni e poi si spacchino il cervello a fare i ricorsi per riavere indietro i soldi maltolti.
Ripeto, lungi da me tale idea cattiva e capziosa!!!!
EMANUELE 13 Dicembre 2010 il 14:21
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Leggo sotto il mio commento.
Forse perchè riflette la realtà vera delle cose sull’USB (cineseria) del Sistri?
Venga qualcun altro a tentare di azionare la mia cineseria, poi, con i nervi a pezzi, mi comunicherà le sue impressioni
A furia di essere moderati, a lungo andare faremo tutti molta fatica a star seduti.
So di non concludere assolutamente niente, ma almeno, invece di continuare a bestemmiare a causa della cineseria di cui sopra, mi sarò almeno sfogato, anche se in modo poco ortodosso.
PATRIZIA 20 Dicembre 2010 il 17:59
come scrive qualcun’altro
ho lanciato il programma specifico:””SU PIATTAFORMA MAC)””,
il tutto si è bloccato.
Ho ripetutamente chiamato il N° verde assistenza, nemmeno oro sono stati in grado di aiutarmi…..Mi hanno fatto scrivere una mail a: “””[email protected]””””
illustrando i miei problemi…
Oggi a distanza di 20 giorni, non ho risolto il problema,
e sto aspettando ancora una risposta alla mail inviata…
NO COMMENT!
Valeva dire “SISTRI: IL PROGRAMMA PER INCENTIVARE L’ABBANDONO DEI RIFIUTI SU SUOLO PUBBLICO”!
roberto 26 Dicembre 2010 il 17:22
roberto . sono un piccolo artigiano e faccio ristrutturazione sono munito di regolare formulario dal 2006. adesso mi sono iscritto al sistri ma sinceramente non so a cosa mi serva
visto che produco solo calcinacci e non rientrano nei materiali pericolosi. € 155.00 buttati al vento grazzzzzzzzie…………
immacolata 10 Gennaio 2011 il 19:23
ho saputo questa mattina e spero che sia una balla che, e scrivo soprattutto per i meccanici, che i filtri di olio e nafta che vengono ritirati ci costeranno 0,80 euro al kg io non so questi dove vogliono arrivare noi siamo in un paesino del sud e non è come nelle officine delle città mio marito per un cambio d’olio e filtro fornito dal cliente prende 5 euro e quanto gli dovrebbe chiedere!!!!!! ci sono sicuramente persone che andrebbero negli autoricambi a comprare il necessario per cambiarlo da se olio e filtro praticamente o si alzano i prezzi o tra leggi e leggine e burocrazia varia saremo costretti a chiudere. già non ci si fa più con tutto quello che già paghiamo ci stanno affossando sempre di più, scusate lo sfogo ma qui pagare le bollette diventa sempre più difficile. poi sono cosi comodi i registri cartacei che ce ne facciamo di quella chiavetta che non funziona neanche
MarcoJ 12 Gennaio 2011 il 15:41
Sono letteralmente disgustato da quello che sta accadendo, cercano di introdurre un sistema informatico facendolo passare per una mano santa contro le ecomafie: ma finiamola! chi prima smaltiva illegalmente senza formulario e buttava tutta sorta di schifezze in giro, oggi, cosa credono, di beccarli perchè “smaltiranno illegalmente” i rifiuti utilizzando il sistri? ma fatemi il piacere, anzi, visto i costi e le problematiche che il sistema da, stanno alimentando lo smaltimento abusivo da parte dei produttori, come ha fatto notare benissimo Patrizia nel suo commento del 20/12/2010. lavorando in un’azienda che effettua trasporto, recupero e smaltimento rifiuti, sono sconcertato di quante lacune si porti dietro questa bella trovata del Sistri, l’unica cosa facile e veloce, sono i pagamenti delle rette annuali e/o delle eventuali sanzioni e con questo penso di aver detto tutto, era meglio chiedere ad ogni azienda 2.000 euro annuali di tassa a caso e lasciare il mondo com’era così ogniuno si incazzava a casa sua e con il tempo digeriva il tutto, invece no, si paga e si vedono aumentare anche le difficoltà e i problemi che già ci rendono la vita impossibile. Non so come andrà a finire ma una cosa è certa, se continua così la vedo molto male per il nostro paese!!! scusate lo sfogo ma veramente non ne posso più.
immacolata 4 Febbraio 2011 il 00:06
non avvilitevi tra poco si inventeranno anche una tassa sull’aria che respiriamo e forse anche per quella dovremo prendere una chiavetta
parrucchiere 10 Febbraio 2011 il 18:35
sono una massa di ladri . il pesce puzza dalla testa. cacciano una legge ogni minuto ladri
ANDREA 8 Marzo 2011 il 17:28
QUESTI POLITICI ROSSI VERDI NERI BLU…ECC.ECC. CI PRENDONO TUTTI PER IL CULO….
DAI SINDACI AI MAGGIORI VERTICI CHE CI COMANDANO..SONO TUTTI LI PER ARRICHIRSI CON IL CULO DEI POVERI LAVORATORI CHE PER SPUNTARE LA GIORNATA DEVONO ANZI DOBBIAMO FARE I SALTI MORTALI….E’ UNA VERGOGNA CHE SCHIFO ESSERE ITALIANO PER COLPA LORO…..
Disperato 10 Marzo 2011 il 10:47
Chiediamoci perché, inoltre, (da quel che si vocifera) ci sia stato un appalto diretto per la realizzazione della “cineseria”…
A Voi la sentenza.
Alla faccia della semplificazione normativa (ps. ma quella burocratica, no????)
peiver 6 Maggio 2011 il 00:01
Io vorrei sapere prchè devo pagare il sistri prima ancora che sia effettivo, è la seconda rata che pago non ho ancora fatto rifiuti e la mia chiavetta non funziona,é una truffa bella e buona.