Tartarughe ninja in videogame per salvare le Caretta caretta

di Redazione 101 views0

 Le famose Tartarughe Ninja scendono in campo per salvare le ‘cugine’ Caretta caretta. Il colosso internazionale dell’intrattenimento digitale, Ubisoft, e Legambiente, hanno infatti siglato l’accordo che vede le mitiche Tartarughe Ninja impegnate nella tutela e difesa delle loro compagne reali. Si tratta di un videogame e tutti coloro che acquisteranno una copia sosterranno la causa e contribuiranno alla difesa e alla tutela di questa specie.

TARTARUGHE NINJA
Questa volta il cattivo non è il vecchio rivale Shredder ed il suo Clan del Piede, nessun nemico da sconfiggere in scontri acrobatici a base d’arti marziali. La nuova sfida delle Ninja Turtles, infatti, si svolgerà nel mondo reale dove Raffaello, Michelangelo, Leonardo e Donatello scenderanno in campo a sostegno delle ‘cugine’ Caretta caretta, le tartarughe marine che popolano il mare Mediterraneo.

UN VIDEOGIOCO ECOLOGISTA
Una nuova avventura nata grazie all’accordo tra Ubisoft, il colosso internazionale dell’intrattenimento digitale e Legambiente, l’associazione ambientalista italiana più diffusa sul territorio nazionale con oltre 1000 gruppi locali e 115 mila tra soci e sostenitori. ‘Teenage Mutant Ninja Turtles: Smash-up’ il videogioco con cui le Ninja Turtles hanno celebrato il loro quarto di secolo di vita, darà il via ad una campagna stampa a supporto dell’impegno profuso dai volontari di Legambiente per tutelare la dischiusa delle uova e l’habitat naturale delle tartarughe Caretta caretta.

LE TARTARUGHE CARETTA CARETTA
Questi animali sono considerati a rischio estinzione (categoria di minaccia ‘En’ dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) ed inserite nel Cites (Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate della Fauna e della Flora Selvatiche) sin dal lontano 1973. In Italia, i nidi deposti ogni anno sono solo alcune unità in rapporto ai circa 5000 dell’intero Mediterraneo ma i mari attorno alla penisola rivestono una importanza vitale per le popolazioni del bacino. Lampedusa, Linosa e le zone ioniche della Calabria, come tante altre aree costiere italiane risultano importanti per la salvaguardia della specie e rappresentano il faro della ricerca sul tema.
Presenti nei mari italiani da oltre 200 milioni di anni, le tartarughe marine, cugine delle terrestri, sono mutate proprio come le Ninja Turtles trasformando i loro arti in pinne e rendendo la propria forma più idrodinamica. Seppur abituate a fare i conti con i nemici naturali, le tartarughe Caretta caretta rimangono indifese di fronte ai rischi causati dall’inquinamento e dall’incuria umana come le reti abbandonate, i cavi elettrici o le buste di plastica scambiate per grosse meduse e ingerite per errore.

LE AREE PROTETTE
L’impegno dei volontari di Legambiente è, dunque, incentrato sulla salvaguardia delle aree ancora potenzialmente idonee alla riproduzione di questi animali, situate nella Riserva Naturale di Lampedusa che comprende la spiaggia dell’Isola dei Conigli, nell’Area Protetta Marina di Linosa sempre nell’arcipelago delle Pelagie e lungo la Costa dei Gelsomini, tra Galati e Spatolicchi nel reggino.

Ma gli sforzi sono rivolti anche al recupero e alla liberazione, dopo la marcatura, degli esemplari catturati accidentalmente dai pescatori, feriti o detenuti illegalmente: eventi che purtroppo accadono lungo tutto il territorio costiero italiano, dall’Adriatico al Tirreno, dallo Ionio al Mediterraneo. E da oggi anche le Tartarughe Ninja saranno al fianco delle Caretta caretta difendendole dai pericoli e garantendo la loro sopravvivenza e riproduzione.

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