Ogni anno si producono in Italia circa 2.300 kilotonnellate (2.300.000 tonnellate) di imballaggi in plastica sotto forma di bottiglie, flaconi, pellicole in polietilene, vaschette, involucri in polistirolo etc..
Una volta utilizzata tale enorme massa di imballaggi dovrebbe prendere la via del riciclo. Secondo i dati forniti dal Conai e dal consorzio di settore Corepla viene riciclato circa il 60% degli imballaggi immessi sul mercato. Tale dato dato rappresenta la sommatoria dei rifiuti di imballaggio avviati al riciclo effettivo e quindi a divenire Materia Prima Seconda (circa il 30%) e di tutti quei rifiuti in plastica che possono essere riutilizzati solo per il recupero energetico sotto forma di combustibile per i termovalorizzatori.
Ma ripensare il rifiuto in termini di “risorsa economica” implica la necessità di riformulare i criteri alla base della raccolta differenziata: per questo è nato Ecopack, il mini-compattatore di rifiuti domestici che consente di ridurre il volume dei rifiuti riciclabili.
IL RIFIUTO: DA PROBLEMA A RISORSA
Se si pensa il rifiuto in termini di materia prima seconda, la raccolta differenziata dovrà essere finalizzata all’ “estrazione” di tale materia prima e quindi improntata a criteri di economicità, efficienza e rimuneratività dell’attività svolta. In termini concreti: ottenere materiale per il riciclo di alta qualità economizzando al massimo i costi di raccolta e smistamento.
Per quanto riguarda il recupero degli imballaggi in plastica, negli ultimi anni si è assistito al fenomeno opposto: l’ aumento della raccolta differenziata ha comportato un notevole peggioramento della qualità dei rifiuti conferiti con conseguente aumento dei costi di smistamento.
Il servizio di raccolta dei rifiuti rappresenta per i comuni un costo che questi ultimi riversano necessariamente sui cittadini in termini di T.I.A. (Tariffa Igiene Ambientale) o T.A.R.S.U. (Tassa smaltimento Rifiuti Solidi Urbani).
Va poi aggiunto il “costo” in termini di emissioni di CO2 derivanti dal numero di veicoli e di viaggi necessari per il ritiro nel caso di raccolta porta a porta.
ECOPACK, IL MINI-COMPATTATORE DOMESTICO
Proprio per ovviare a questi inconvenienti e per offrire a tutti i soggetti coinvolti un prodotto utile, economico, semplice da utilizzare e gradevole a vedersi è nato il mini-compattatore domestico Ecopack, brevettato, ecologico per i bassissimi consumi energetici che richiede e completamente prodotto in Italia.
I VANTAGGI DI ECOPACK
I vantaggi di Ecopack sono sia per il comune che per il cittadino. Per il comune si tratta di una riduzione dei volumi di bottiglie, flaconi, scatolette, lattine e contenitori in Tetrapak. Il che equivale a una riduzione dei costi di raccolta e delle emissioni di CO2, che portano in ultima analisi alla possibilità di riduzione della tariffa rifiuti a carico dei cittadini, eventualmente incentivando la raccolta delle plastiche qualitativamente più remunerative.
Per i cittadini invece la riduzione degli ingombri dei materiali oggetto di raccolta differenziata che spesso costituiscono un notevole disagio, specialmente per chi vive in piccoli appartamenti, magari privi di balconi o di garage dove posizionare i contenitori per la differenziata.
tuttopepe 14 Dicembre 2009 il 17:35
A proposito di imballaggi e possiblità di recupero, volevo segnalare che Bormioli Rocco – Divisione Plastica ha lanciato dei flaconi per la cosmetica in un materiale che è di origine vegetale al 100%. Questo derivato dal mais, il PLA, è biodegradabile e compostabile, cioè i flaconi dopo l’uso si gettano con insieme ai rifiuti organici, come le foglie d’insalata.
Il consorzio Altromercato li ha scelti per alcuni prodotti bio – oli e sali per il corpo – che ha presentato a Sana, la fiera del Naturale di Bologna
Elena de Zio 7 Gennaio 2011 il 17:47
Vorrei sapere le dimensioni ed il costo, visto che serve per un’abitazione
Simona 24 Gennaio 2011 il 16:07
molto interessante, ma quanto costa e dove si trova?