Riserve naturali statali, una raccolta di 130 riserve gestite dal Corpo forestale dello Stato

di Redazione 104 views0

 S’ intitola ‘Riserve naturali statali‘ ed è la prima raccolta dedicata alle 130 riserve gestite dal Corpo forestale dello Stato, creata per sensibilizzare la collettività sulla bellezza di questo patrimonio verde e sull’ esigenza di difenderlo. E’ stata presentata questa mattina a Roma, nella Biblioteca nazionale centrale. L’ opera guida il lettore alla scoperta di alcuni lembi di natura di rara bellezza sottratti all’usura causata dalle attività umane, complessi ecosistemi, serbatoi di biodiversità in continua evoluzione ricchi di specie animali e vegetali, habitat, micro-habitat e paesaggi.

AREE PROTETTE IN ITALIA
In 400 pagine “Riserve naturali statali” illustra il sistema delle aree protette, l’ attività svolta dal Corpo forestale dello Stato per la conservazione della biodiversità e i progetti per la tutela di habitat e specie minacciati di estinzione. Le 130 riserve sono descritte con fotografie, carte geografiche fornite dal Touring Club Italiano e informazioni sulla flora, sulla fauna, sul territorio e sulla storia dei luoghi, per comunicare a chi legge i valori di un patrimonio naturale di tutti. L’ obiettivo del volume è perseguire una strategia di difesa della natura in modo condiviso con la collettività: conoscere per salvaguardare.

LE RISERVE NATURALI STATALI
Le riserve naturali statali, spiega il Corpo forestale, sono luoghi sottratti all’ impoverimento delle aggressioni per essere preservati e tutelati nella loro specificità e nell’ interezza del patrimonio naturale che le caratterizza, vero ‘serbatoio di vita’, scrigno di biodiversità di straordinario valore. La conservazione e la salvaguardia del patrimonio scientifico-naturalistico costituito dai circa 90mila ettari delle 130 riserve naturali statali spetta al Corpo forestale dello Stato che le gestisce attraverso 28 Uffici territoriali per la biodiversità.

TIPI DI RISERVE NATURALI STATALI
Esistono diversi tipi di riserve, in base al tipo di tutela e di valorizzazione adottato nella loro gestione: orientate, biogenetiche, zoologiche, di popolamento, antropologiche, di protezione, fino alle esclusive riserve integrali, “templi della natura dove ogni intervento umano è escluso e dove le piante nascono, crescono, invecchiano e muoiono ritornando terra, favorendo così nuovi cicli vitali in un perpetuarsi dinamico di morte e rinascita che arricchisce l’ ambiente“. La struttura delle Riserve, spiega ancora il Corpo forestale, è un sistema in continua trasformazione ed evidenzia quanta forza e quanta ‘saggezza’ vi sia nei meccanismi di evoluzione naturale degli ecosistemi forestali, luoghi dove la natura e’ libera di esprimersi con i propri meccanismi e le proprie leggi, “un patrimonio di biodiversità da tutelare come bene prezioso del nostro Paese“.

LA BIODIVERSITA’ DELLE RISERVE NATURALI STATALI
Nelle riserve è ospitato circa il 20% delle specie vegetali considerate a rischio di conservazione in Italia, precisa il Corpo forestale. Inoltre, dei 126 habitat d’ interesse europeo presenti in Italia, 95 (il 75%) sono rappresentati proprio all’ interno delle Riserve naturali statali. Qui sono presenti tutte le 18 specie di mammiferi che la Lista Rossa nazionale classifica a rischio di conservazione nell’Italia continentale, escludendo i pipistrelli e le specie marine. Tra queste specie di mammiferi alcune sono d’importanza prioritaria a livello europeo, come l’ orso, il lupo, la lontra per i quali, da anni, il Corpo forestale ha sviluppato alcuni programmi di conservazione. Per quanto riguarda gli uccelli, se ne contano 200 specie diverse. Alcune frequentano le zone umide per esigenze alimentari, altre per la nidificazione.

LA FAUNA NATURALE DELLE RISERVE
Le Riserve della Puglia, come Frattarolo, Salina di Margherita di Savoia, Lesina e Varano, nel loro insieme danno rifugio mediamente ogni anno a circa 75mila uccelli acquatici, aggiunge il Corpo forestale. I laghi pontini del Circeo, nel Lazio, ospitano invece oltre 12mila presenze annue, senza dimenticare la ricchezza di specie che caratterizza le riserve dell’ alto Adriatico. Per quanto riguarda le specie di uccelli nidificanti, su 88 classificate nelle varie categorie a rischio in Italia, 61 (il 69,3%) si riproducono all’ interno delle Riserve.

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