Lombardia: ambiente naturale ed aree protette

di Redazione 1.519 views0

 Una così imponente concentrazione di popolazione, aree urbanizzate, attività produttive, interessi economici, rende più complessi gli interventi di salvaguardia e protezione dell’ ambiente.

RISCHIO AMBIENTALE IN LOMBARDIA
A causa delle sue caratteristiche orografiche la Lombardia conosce principalmente due fenomeni di rischio ambientale: il dissesto idrogeologico in montagna e i rischi alluvionali in pianura.
Molte valli alpine, oggetto di sfruttamento a fini produttivi e turistici da parte dell’ uomo, hanno sperimentato una lunga fase di impoverimento del manto forestale e, in alcuni casi, di cementificazione selvaggia degli alvei dei corsi d’ acqua; da ciò è conseguita una situazione di grave dissesto idrogeologico, soprattutto nelle piccole valli laterali, al quale non sfuggono tuttavia anche le realtà territoriali più grandi, soggette a continui fenomeni di erosione e di rischio idrogeologico; ne rendono testimonianza gli eventi disastrosi del 1987 in Valtellina e Valcamonica.

I RISCHI PER LA POPOLAZIONE
A causa di questa situazione, ma anche per la presenza di grandi centri in prossimità dei principali corsi fluviali della regione (Pavia e il Ticino; Lodi e l’ Adda; Mantova e il Mincio; Legnano e l’ Olona; Monza e il Lambro), risulta alto, soprattutto nelle stagioni autunnali e primaverili, il rischio di esondazioni e di piene disastrose per la popolazione.
L’ elevato tasso di urbanizzazione che caratterizza la regione è la principale causa dei significativi livelli di inquinamento del suolo e atmosferico, frutto delle emissioni di gas da parte dei mezzi di trasporto, degli impianti industriali e domestici. Va rilevata anche una certa criticità del livello di inquinamento dei principali corsi d’ acqua.

AREE PROTETTE IN LOMBARDIA
Le aree protette comprendono il Parco Nazionale dello Stelvio (per circa metà della sua estensione) e numerose riserve naturali distribuite in tutte le province.
I parchi regionali lombardi non sono stati riconosciuti dalla ricognizione del Ministero dell’ ambiente nel 2002. Tra essi si segnalano per estensione e importanza storico ambientale il Parco Adda Nord, il Parco dell’ Adamello e il Parco della Valle del Ticino.

Il Parco Adda Nord
Il Parco Adda Nord comprende i territori rivieraschi del fiume fino a Truccazzano, nelle province di Lecco, Bergamo e Milano; di grande valore al suo interno sono molti esempi di architettura industriale e molte opere di idraulica: i ponti sull’ Adda, il naviglio della Martesana, il villaggio operaio di Crespi d’ Adda, inserito dall’ UNESCO tra i luoghi dichiarati partimonio dell’ Umanità. Qui nidificano molte specie di volatili, come l’ airone cenerino.

Il Parco dell’ Adamello

Il Parco dell’ Adamello, situato nell’ alta Valcamonica, presenta un’ ampia varietà di flora e fauna, tra cui spiccano molti ungulati alpini, quali il cervo e lo stambecco, e altri mammiferi come la lepre alpina e la marmotta; di grande pregio naturalistico è il massiccio dell’ Adamello, sul confine regionale con il Trentino. La Valcamonica va anche segnalata perché ospita il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, dichiarato dall’ UNESCO patrimonio dell’ Umanità.

Il Parco della Valle del Ticino
Il Parco della Valle del Ticino, nelle province di Varese, Milano e Pavia, offre un’ incredibile varietà di paesaggi fluviali: pioppeti, zone umide, marcite, boschi di querce e faggeti.

COMUNITA’ MONTANE IN LOMBARDIA
Se i numerosi parchi provvedono alla difesa e fruizione del patrimonio naturale, funzione principale delle numerose Comunità Montane presenti in quasi tutte le province è quella di promuoverne lo sviluppo economico.

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