Gaeta ottiene il marchio Ecolabel: l’ ecosostenibilità qui è di casa

di Redazione 388 views0

 Niente porzioni monodose per gli alimenti ed i prodotti per l’ igiene, uso di detersivi concentrati o con ricariche, risparmio idrico e raccolta differenziata, almeno due lampade a basso consumo in ogni camera e tecnologie per il risparmio energetico negli spazi comuni, carta ecologica e riciclata, ma anche promozione del territorio, dei prodotti locali e di forme di trasporto collettivo, nonché azioni di contenimento dell’ inquinamento acustico e coinvolgimento del turista nei comportamenti eco-sostenibili.
A tre anni dalla firma dell’ intesa, siglata da Legambiente, Comune di Gaeta e imprese turistiche, che ha portato a Gaeta il marchio Ecolabel di Legambiente Turismo, è più che buono il livello di ecosostenibilità raggiunto dalle strutture ricettive locali che aderiscono al progetto “Consigliato per l’ impegno in difesa dell’ ambiente“.

IL MARE DEL LAZIO HA L’ ETICHETTA ECOLOGICA
E’ quanto è emerso nel corso dell’ incontro che si è svolto tra gli amministratori comunali e i gestori dei quattro alberghi e due stabilimenti balneari aderenti, nell’ ambito della tappa a Gaeta della Goletta Verde nel Lazio, la quarta campagna regionale di informazione e analisi sul litorale e il mare del Lazio, organizzata da Legambiente Lazio con il contributo della Regione Lazio assessorato all’ Ambiente e alla Cooperazione tra i popoli. Il marchio Ecolabel rappresenta l’ etichetta ecologica che contraddistingue le strutture ricettive che adottano misure per ridurre l’ impatto delle proprie attività sull’ ambiente e per promuovere il territorio circostante, senza rinunciare alla qualità e al comfort, anzi.

TURISMO SOSTENIBILE: SI PUO’
Gli alberghi e stabilimenti di Gaeta che hanno scelto di impegnarsi con azioni concrete per l’ ambiente e per un turismo sostenibile e di qualita’ stanno lavorando bene, ora per dare slancio all’ iniziativa serve più attenzione da parte delle Istituzioni – ha detto Roberto Scacchi, portavoce di Goletta Verde di Legambiente Lazio – Alle iniziative degli imprenditori serve il sostegno delle politiche comunali e provinciali su vari fronti, quello dei rifiuti, dei trasporti ma anche quello energetico per le fonti rinnovabili. Alla luce dei risultati raggiunti a Gaeta, vogliamo anche rilanciare la richiesta di maggiori investimenti su questo modello di turismo, nel segno dell’ innovazione, della modernità e della sperimentazione, anche da parte della Regione, perchè è in questa direzione che deve competere l’ attività turistica del nostro litorale“.

LE CRITICITA’
Oltre alle note positive, qualche elemento di criticità da affrontare rimane, come la l’ abolizione solo parziale dei prodotti monodose per quanto riguarda il settore alimentare, l’ assenza di un previsto angolo lettura, la mancata cessione gratuita delle biciclette. A livello nazionale, risultano 372 le strutture sia annuali che stagionali del marchio Ecolabel, distribuite in 15 regioni, con oltre 50.000 posti letto, che nel 2008 hanno contato circa 5 milioni e 300mila presenze e che, grazie a piccoli accorgimenti di gestione e a qualche piccolo investimento, hanno ottenuto un miglior posizionamento sul mercato, alleggerito le loro bollette e consentito una minore produzione di anidride carbonica, primo gas responsabile dei cambiamenti climatici in atto.

I CONTROLLI DI LEGAMBIENTE
Come noto Legambiente Turismo effettua ogni anno i controlli delle strutture ricettive e turistiche aderenti (e non si basa solo sulle autocertificazioni). Tutto questo secondo quanto prevedono i Common Basic Standard di Visit, il network europeo di Ecolabel indipendente.
In Italia gruppi di strutture aderenti all’ Ecolabel Legambiente Turismo sono presenti in 15 regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto). L’ elenco generale delle strutture aderenti per il 2009 è presente sul sito web www.legambienteturismo.it

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