Chi stabilisce e chicontrolla se un’ azienda produce secondo le regole del biologico? Alcuni enti autorizzati dal ministero dell’ Agricoltura. In Italia sono 14: icea, Bioagricert, Imc, Bios, Q.C.&I., Ccpb, Codex, Ecocert Italia, Suolo e Salute più altri cinque in attesa di accreditamento come Abc, Sidel, Anccp, Biozoo ed Ecosystem International.
Per sapere se un alimento è biologico, cercate questi nomi sull’ etichetta del prodotto, assieme al logo con cui l’ Unione Europea certifica il bio (la spiga di grano gialla in campo azzurro, circondata dalle stelle dell’ UE.
COSA SONO I PRODOTTI BIO?
Dopo una lunga battaglia la legge europea riconosce e autorizza oggi come prodotti bio quelli che per almeno il 95% sono costituiti da ingredienti da agricoltura organica.
In caso contrario, sull’ etichetta troverete la dicitura “di origine biologica” soltanto per alcuni ingredienti oppure la scritta “prodotto in conversione”.
I REGISTRI DEL BIOLOGICO
Quando supera l’ esame dell’ ente certificatore, l’ azienda viene iscritta nei registri del biologico curati da ciascuna regione. Esistono 3 categorie di aziende: i produttori (che possono essere totalmente biologici, misti, oppure in conversione); i preparatori, cioè aziende di trasformazione (per esempio salumifici o caseifici) che utilizzano materie prime bio o commercializzano i prodotti; infine la sparuta categoria dei raccoglitori spontanei biologici (in Lombardia sono due).
IFOAM E AIAB
nel mondo, i produttori di agricoltura biologica sono rappresentati dall’ Ifoam, International Federation of Organic Agricolture Movements. La più importante associazione in Italia, con più di 14mila iscritti, si chiama invece Aiab, associazione italiana per l’ agricoltura biologica. In Lombardia ci sono anche La Buona Terra e l’ Associazione italiana di zootecnica biologica e biodinamica, più alcuni sodalizi presenti all’ interno di una sola provincia ma molto radicati nel territorio.