Abbattuto l’ ecomostro di Palmaria, la costruzione più brutta d’ Italia

di Redazione 869 views0

 Con l’ esplosione di 672 cariche di nitroglicerinato è stato abbattuto stamani lo ‘Scheletrone’ sull’ Isola Palmaria. L’ ecomostro, costruito nel 1968, era considerato dagli ambientalisti la costruzione più brutta d’Italia.
Sono stati usati 50 chili di esplosivo, inseriti nei 224 pilastri che compongono i sette piani dello ‘Scheletrone’. Le cariche, innescate elettricamente, sono state fatte saltare con un impulso a 3000 volt dalla squadra di fuochini che, accompagnati dal direttore dei lavori e da alcuni Incursori della Marina militare (custodi dell’esplosivo), si sono sistemati a 150 metri dalla costruzione, sull’isola.

Le esplosioni sono avvenute in sei tempi, a 20 millisecondi l’ una dall’ altra. Secondo i programmi la prima parte della grande struttura di cemento armato è collassata completamente mentre la seconda struttura composta da sette piani si abbatterà, piano su piano, ‘sedendosi’.

UN SIMBOLO IMPORTANTE
E’ un momento storico” ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, dopo avere dato via radio il segnale di avvio dell’ operazione. “Le polemiche non rovinano questo momento – ha detto Burlando riferendosi alle affermazioni di un esponente del PdL che chiedeva di rinviare l’operazione -. Mi spiace che non sia voluto vivere questo momento tutti insieme, a prescindere dalla appartenenza politica“.
La struttura si trova sull’ isola Palmaria da 41 anni: “é da così tanto tempo che esiste questo scempio – ha detto Burlando – mi chiedo come mai nessuno si sia posto il problema di risolvere una cosa così“.

LA SODDISFAZIONE DI LEGAMBIENTE
Uno in meno. E’ finalmente caduto lo scheletrone in cemento armato di Palmaria, nel Parco regionale di Portovenere. Un bel giorno per il paesaggio e la legalità che fa ben sperare per quelli ancora in piedi che umiliano il BelPaese“. Così Legambiente commenta la demolizione dell’ ecomostro, “una bruttura di 8 mila metri cubi di calcestruzzo che da più di quarant’anni sfregiava uno dei luoghi più belli della Liguria“, e che anche l’ anno scorso trovava posto tra i peggiori 5 manufatti di cemento da abbattere segnalati dal dossier ‘Mare monstrum’. “L’ abbattimento dello scheletrone – dice Sebastiano Venneri, vicepresidente nazionale di Legambiente – è il felice epilogo di una battaglia che abbiamo avviato con Goletta verde circa vent’anni fa“. Una vittoria, la definisce Stefano Sarti, presidente di Legambiente Liguria, “frutto del nostro impegno“.

GLI ALTRI ECOMOSTRI DA ABBATTERE
Legambiente però non si accontenta ed esorta “le istituzioni a proseguire le opere di demolizione degli altri ecomostri”, a partire dalle altre quattro priorità: l’albergo di Alimuri a Vico Equense (Na), le palazzine di Lido Rossello a Realmonte (Ag), la Palafitta a Falerna (Cz) e il villaggio di Torre Mileto a Lesina (Fg). L’ associazione, presente a Portovenere con una delegazione, ha creato per l’ occasione una nuova t-shirt con l’immagine dell’ecomostro.

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