Nuove regole per i rifiuti inquinanti organici: i valori limite per diossine e pcdf

di Redazione 72 views0

 Tra poco meno di venti giorni entreranno in vigore le nuove disposizioni per la gestione dei rifiuti contenenti inquinanti organici persistenti derivati dai processi di produzione termici e metallurgici. Il nuovo regolamento che detta le nuove disposizioni, modifica la normativa vigente che risale al 2004 sugli inquinanti organici persistenti adeguandola ai progressi scientifici e tecnici. Applica agli impianti di trattamento termici e metallurgici i valori limite di emissione per le dibenzo-p-diossine policlorurate (Pcdd) e i dibenzofurani policlorurati (Pcdf) previsti dalla direttiva europea sull’ incenerimento.

LE REGOLE DI BASILEA
Con il provvedimento l’ Ue fa sue le linee guida adottate all’ ottava riunione della conferenza delle parti della convenzione di Basilea che ha introdotto tra l’ altro una serie di regole specifiche per la produzione di metalli mediante trattamenti termici e metallurgici e in particolare per la distribuzione e la trasformazione irreversibile degli inquinanti.
Le nuove norme inoltre sollecitano l’introduzione di accorgimenti e procedure atti a facilitare la separazione dei rifiuti di apparecchiature che contengono inquinanti organici persistenti o che ne sono contaminati.

L’ INCENERIMENTO DEI RIFIUTI
Il regolamento definisce i livelli di distruzione e di trasformazione necessari a garantire l’abbattimento di inquinanti ad alto impatto ambientale, stabilisce il valore di emissione in atmosfera per le Pcdd e i Pcdf a 0,1 ng Teq/Nm: valore identico a quello limite per le emissioni atmosferiche stabilito nella direttiva sull’ incenerimento dei rifiuti (2000/76/Ce). E conferma il principio di imporre che gli impianti per il trattamento dei rifiuti contenenti inquinanti organici persistenti rispettino i valori limite di emissione per le Pcdd e i Pcdf fissati nella direttiva 2000/76/CE, indipendentemente dal fatto che i processi siano soggetti alla direttiva o no.

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