Si potrà produrre energia pulita dallo sfruttamento dei moti ondosi con lo sbarramento del fiume Severn, in Galles. Il progetto di sbarramento del Severn è supportato da uno Studio di Fattibilità, lanciato nel 2008 e tutt’ ora in corso, che analizza il progetto dell’ opera non solo dal punto di vista ingegneristico ma, soprattutto, dal punto di vista dell’ impatto ambientale.
I PARERI
Le consultazioni, lanciate da Ed Miliband, Segretario di Stato inglese per l’Energia e la prevenzione dei Cambiamenti Climatici, sono finalizzate alla raccolta di pareri sul progetto di sbarramento del fiume Severn. Le consultazioni su questa prima fase del progetto sono terminate ieri, 23 aprile. Nel 2010, al termine dello studio di fattibilità, è prevista una seconda tornata di consultazioni pubbliche per decidere in merito alla costruzione dello sbarramento, una volta che saranno state raccolte tutte le valutazioni sui costi effettivi dell’ opera, i benefici e gli effetti che la produzione di energia dallo sfruttamento dei moti ondosi del Severn avranno sull’ ambiente.
POSSIBILI ENERGIE ALTERNATIVE
Miliband ha, inoltre, annunciato un ulteriore finanziamento governativo di 500.000 sterline per accelerare lo sviluppo di possibili tecnologie innovative e alternative allo sbarramento. Il progetto di sbarramento del fiume Severn, il fiume più lungo del Regno Unito, si inserisce in un più ampio contesto di iniziative nel settore delle tecnologie sostenibili che hanno reso il Galles una location d’ eccellenza per lo sviluppo di progetti all’ avanguardia per il sostegno dell’ ambiente.
ESPORTARE ENERGIA
Grazie al suo progresso nel comparto, infatti, la Regione è pronta a raggiungere gli obiettivi fissati dall’ Unione Europea con il protocollo Energy 2020 per lo sviluppo della produzione di energie rinnovabili e a diventarne esportatore su scala internazionale entro il 2025. Recenti stime indicano che la Regione del Regno Unito sarà in grado di produrre il 15% del suo fabbisogno energetico complessivo da fonti interamente rinnovabili con un investimento totale di 100 milioni di sterline entro il 2020 e di generare l’ intero fabbisogno energetico da fonti pulite diventandone esportatore su scala mondiale entro il 2025. In Galles, infine, il settore delle tecnologie sostenibili ed energie rinnovabili occupa 150.000 persone e rappresenta il 3% dell’ intero prodotto interno lordo del Regno Unito e il 9% delle esportazioni totali del Paese.