A Catanzaro una foresta di corallo nero e nuove scoperte sulla biodiversità

di Redazione 167 views0

 E’ una scoperta eccezionale: la più grande foresta di corallo nero si trova in Italia, nelle acque dei mari calabri. Trentamila colonie adagiate tra i 50 e i 110 metri di profondità sui fondali rocciosi del mare di Calabria sono stati scoperti dagli studiosi marini dell’ Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale Ispra (ex Icram), impegnati in un progetto di monitoraggio della biodiversità marina in Calabria.

UN ROBOT SOTTOMARINO
A documentare la presenza della foresta di corallo nero più estesa del mondo è stato “Rov”, un robot sottomarino utilizzato per le analisi e per osservare, filmare e fotografare. “Rov”, comandato dalla superficie, si è immerso con il suo occhio elettronico nei fondali del Tirreno calabrese per catturare immagini mozzafiato della biodiversità marina e di specie sin’ ora mai osservate nel loro ambiente naturale.

La ricerca proseguirà fino a tutto il 2010, con la speranza di riuscire a individuare, sui fondali calabresi, numerose altre specie rare, anche di invertebrati marini.

IL GOLFO DI LAMEZIA
Nel Golfo di Lamezia, zona ritenuta di grande interesse sia dal punto di vista fisico che da quello biologico, sono state osservate, a circa 150 metri di profondità, per la prima volta nel loro ambiente naturale, anche cinque altre colonie di un’ altra specie di corallo nero, il rarissimo “Antipathes dicotoma“.

I FONDALI ROCCIOSI
I risultati sono ancora più importanti se si pensa che l’ ultimo ritrovamento di corallonero risaliva a sessant’ anni fa.
I fondali marini rocciosi, infatti, che si trovano a profondità comprese tra i 50 e i 450 metri, rappresentano, per gli studiosi di biologia marina, delle vere e proprie miniere in materia di biologia e ecologia.

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