Dopo le polemiche e gli allarmi sull’ inquinamento del Mediterraneo e sulla spopolazione delle specie marine, vi riproponiamo una guida sul consumo consapevole di pesci, crostacei e molluschi: la guida del WWF “Sai che pesci pigliare?” è un ottimo strumento non solo per orientarsi tra le specie ittiche, ma anche un buon modo per avere la coscienza “ecologiamente pulita” e capire cosa si può mangiare e cosa, invece, lasciare in mare.
E così si scoprirà che è meglio consumare acciughe e ostriche, rombi chiodati d’ allevamento e sgombri, ma un po’ meno mazzancolle, astici, seppie, sogliole, salmoni e orate. Meglio lasciar perdere del tutto, invece, l’ anguilla, il tonno rosso ed il pesce spada.
TRE LISTE, TRE COLORI
WWF inserisce le specie ittiche in tre liste: lista verde, lista arancione e lista rossa. In pescheria, si può dunque stare tranquilli nell’ acquistare le specie inserite nella lista verde: si tratta di pesci che soddisfano gran parte dei criteri compatibili con la salvaguardia degli stock e con un prelievo in mare sostenibile. Nella lista gialla sono invece inserite quelle specie che, se consumate con elevata frequenza, potrebbero andare incontro ad impatti eccessivi, e dunque, serve più cautela al momento dell’ acquisto. I pesci elencati sotto il semaforo rosso dovrebbero essere invece evitati del tutto: per loro anche un consumo ridotto può incidere sullo stato degli stock e, in taluni casi, la reperibilità del prodotto può avere elevati costi energetici senza garanzie di ridotti costi ambientali.
Ecco qui la guida in formato tascabile.
Reandiamo anche disponibile il dossier 2008 sulle acque in Italia.
IL RICETTARIO “LE STAGIONI DELLA PESCA”
Ma non è tutto: oltre alla guida, il WWF ha anche prodotto uno speciale ricettario, intitolato “Le stagioni della pesca” che propone un menù basato sulla disponibilità stagionale delle specie ittiche.